Prosegue la campagna elettorale del generale Roberto Vannacci, candidato Lega per prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Il suo tour “promozionale” si sta consumando anche a tavola. Lo scorso 17 maggio nel paese di Molinella, in provincia di Bologna, si è tenuta una cena per 150 “vannaccini” al costo di 30 euro. Come riporta il Corriere della Sera, il menu proposto nel ristorante La Torretta di Molinella prevedeva un bis di primi con tortelloni alla salsiccia e mascarpone e garganelli agli asparagi. Per secondo, invece, carne mista alla griglia e patatine fritte. La chiusura del dolce è stata affidata a una crostata all’albicocca.
Per il beverage sono state servite: «Birra alla spina, vino della casa come Sangiovese, bianco frizzante e Trebbiano fermo. In base alle richieste, poi, con il fatto che abbiamo il chiosco di fianco abbiamo anche preparato qualche cocktail, come dei mojito», fanno sapere dal ristorante che ha deciso il menu su richiesta dell’organizzazione di Vannacci: «È stato stabilito un budget e di conseguenza è stato fatto un menu con quei piatti: ci piaceva l’abbinamento e li abbiamo scelti».
Vannacci, il cibo e le cene pubbliche
Al di là della cena, i riferimenti al cibo e ai suoi luoghi, non mancano. Come riporta il Corriere della Sera, quando parla di inclusività dice: «Inclusività? È farlocca, io voglio l’esclusività come lo sono la Ferrari e il parmigiano reggiano». E accenna, elogiandoli, ai discorsi da bar: «Quel che dico piace a tanta gente. Discorsi da bar? E anche se fosse, vogliamo sminuirli?». Il generale Vannacci non è nuovo alla combo cibo-pubbliche relazioni. Lo scorso dicembre, per la presentazione del suo libro Il mondo al contrario, aveva organizzato una cena – con menu a 35 euro – che è stata un flop: non si è tenuta. Come riportava Today.it, il tutto è stato bloccato da lamentele di alcuni dipendenti comunali: la cena si sarebbe dovuta tenere in un circolo privato e i locali del Cral non potevano ospitare non tesserati. Di lì la revoca della cena per 100 persone.