La libreria storica nel centro di Firenze
La storia della Libreria Gonnelli, che affonda le radici nel 1875, sancisce un primato inequivocabile: la longeva attività di via Ricasoli, a Firenze, tramanda la memoria di una delle più antiche e prestigiose librerie antiquarie d'Italia, sempre in mano alla stessa famiglia, ormai da quattro generazioni. E nel tempo, il bello spazio a pochi passi dal duomo di Santa Maria del Fiore – col suo cortile coperto cinquecentesco spesso teatro di mostre e aste antiquarie – è diventato un punto di riferimento per gli appassionati di libri antichi e incunaboli, di cui la libreria, che è pure casa editrice, possiede una nutrita collezione. Oggi alla guida dell'insegna c'è Marco Manetti, che è il promotore dell'ultimo ambizioso progetto che di sicuro lascerà molti affezionati clienti sorpresi. Da marzo, la storica bottega trasloca in piazza d'Azeglio: dopo più di 140 anni vissuti tra le mura di via Ricasoli, infatti, lo sconfinato catalogo librario di Gonnelli ha bisogno di più spazio, come del resto l'attività di casa d'aste, rilanciata nel 2009 e in costante sviluppo, ma sfavorita dalla posizione troppo centrale della libreria, raggiungibile con difficoltà nel mare di turisti che affollano le strade limitrofe al Duomo a ogni ora del giorno. Così, per una situazione tutt'altro che critica (come sempre più spesso accade quando un'attività storica chiude bottega), la libreria Gonnelli si proietta verso un futuro ricco di aspettative.
Il ristorante in libreria
Ma la novità vera, che conferma il desiderio di rilanciare diversificando l'attività, prenderà forma proprio nel fondo storico della famiglia Manetti Gonnelli, che lungi dal vendere la proprietà ha deciso di reimpiegarla con nuova destinazione d'uso, seppur coerente con la storia del luogo (vincolo peraltro difficilmente aggirabile, e per fortuna). In primavera, quindi, Gonnelli riunirà sotto l'insegna di via Ricasoli un ristorante-libreria, destinato a ospitare iniziative culturali, ma con chiaro orientamento all'offerta enogastronomica. Un nuovo locale dedito alla somministrazione in pieno centro città, in barba ai più che discutibili limiti sanciti dal nuovo regolamento del commercio fiorentino, che a maggio scorso ha introdotto il divieto di aprire ristoranti e negozi alimentari in tutto il perimetro storico, per i prossimi tre anni. La domanda di Gonnelli, però, è stata protocollata entro il tempo limite – il progetto matura già da un paio d'anni – e il ristorante si farà, in collaborazione con un imprenditore fiorentino e con particolare attenzione alla qualità della proposta, incentrata su prodotti del territorio e valorizzazione della cucina toscana, come Manetti ha anticipato al Corriere fiorentino. Del resto, nello spazio fondato alla fine del XIX secolo dai suoi avi, le sorprese non mancano. E così, tra scaffali e pile di libri (che pure resteranno a preservare il legame col passato), spunta una grande cappa, dove un tempo i Gonnelli cucinavano qualcosa per sé, attardandosi a mangiare un boccone con qualche cliente nel retrobottega. L'obiettivo, ora, è quello di ricreare un nuovo spazio conviviale, moderno, ma memore (e rispettoso) dei tempi che furono. L'ultima asta, il 15 e 16 gennaio, aiuterà ad alleggerire il magazzino prima del trasloco: 731 lotti tra dipinti, libri antichi e oggetti d'arte. Poi si cambia vita.
a cura di Livia Montagnoli