Per la serie “gli inglesi sono avanti”, basta dare un'occhiata alla fotografia scattata dal report di Wine Intelligence sul commercio di vino online in Uk. Un dato su tutti: ad oggi il 10-11% delle vendite complessive passa per il web (negli Usa, per esempio, è del 4%), per una cifra stimata in 800 milioni di sterline. Quota che potrebbe salire 14% nei prossimi tre anni, sostenuta dall'interesse per l'e-commerce dei giovani e dai cosiddetti winelover appartenenti alle fasce più elevate di reddito.
La ricerca evidenzia che un quarto di tutti i consumatori regolari di vino inglese ormai faccia acquisti online, e che chi acquista sul web lo fa soprattutto per sfruttare la comodità di ordinare con pochi click e ottenere la consegna dei prodotti a domicilio, ma anche per la grande presenza di offerte e di sconti rispetto ad altri canali commerciali. Infatti, l'81% dei clienti, secondo la ricerca di Wine Intelligence, ha utilizzato i siti internet delle catene di supermercati. Un segno che il rapporto del consumatore con il canale grocery è molto più fidelizzato che altrove. Chi acquista online, inoltre, è in gran parte un bevitore abituale, che per il 72% consuma vino almeno due volte a settimana. Uno su quattro è compreso nella fascia tra 25 e 34 anni, rispetto al 16% di tutti i regolari consumatori; e c'è un 25% di acquirenti con un reddito di 50 mila o più sterline annue.
Internet è sempre più fonte in materia di vino. Infatti, il numero consumatori abituali inglesi che lo usa sale da 13,4 milioni del 2010 a 17,2 milioni nel 2015. Ma attenzione, perché il parere di amici e parenti resta ancora determinante per la scelta, così come quello di commercianti e piccoli produttori. “Sono due gli elementi emergenti nello sviluppo dell'online retail: la voglia d'informazione e di convenienza”, dice Richard Halstead, direttore di Wine Intelligence.
a cura di Gianluca Atzeni