All’occhio è piuttosto strano e tutto considerato non ha un aspetto molto invitante, tuttavia grazie al particolare soprannome che ha guadagnato negli Stati Uniti e al suo sapore particolare è diventato uno street food estremamente popolare anche fuori da Taiwan, dove è uno dei piatti simbolo della tradizione locale e si può trovare in ogni mercato di strada. Parliamo del bawan, un tipico piatto thailandese che somiglia a un raviolo translucido, morbido e gelatinoso e non attira immediatamente il morso, ma una volta assaggiato è irresistibile. O almeno è quello che è successo in America, dove il bawan – o crystal meatball (polpetta di cristallo) – sta spopolando.
Cosa è il bawan, la polpetta di cristallo che viene da Taiwan
Per spiegare rapidamente il bawan potremmo dire che è un incrocio tra una polpetta e un raviolo. Esteticamente simile al boba – un altro piatto tipico thailandese, che però è dolce – ha un ripieno di maiale e germogli di bambù ed è condito con salsa di soia, zucchero, pepe bianco e un pizzico di vino di riso e coronato da una glassa di peperoncino dolce, a volte mescolata con un po' di pasta di soia. In lingua hokkien – la lingua nativa degli Holo o Hoklo, la principale etnia di Taiwan – bawan significa semplicemente polpetta, ma in inglese la sua pelle traslucida ha ispirato la più affascinante definizione di crystal meatball.
Storia e origini del bawan
Ci sono diverse versioni riguardo le origini del bawan. Una delle più accreditate sostiene che questo piatto ha fatto la sua prima comparsa nel 1898, quando una grave alluvione colpì Changhua e durante gli sforzi di soccorso, Fan Wan-Chu, uno scriba del tempio locale, fu ispirato da una divinità a creare un piatto che potesse nutrire le persone in difficoltà. Così preparò un raviolo cotto a vapore, avvolto in amido di patata dolce e riempito con germogli di bambù, ingredienti facilmente reperibili nella zona anche in situazione di difficoltà. La ricetta nel tempo si è arricchita con il ripieno di carne di maiale e ha visto la nascita di numerose varianti regionali (famosa quella con i gamberetti) in tutto il Paese. Proprio grazie alla leggenda che circonda la sua nascita, il bawan non solo è diventato uno dei piatti più importanti della cucina locale ma anche un simbolo della resilienza del popolo di Taiwan.
La complessa preparazione del bawan
Il bawan viene generalmente consumato come spuntino o pasto leggero durante il giorno. Il suo fascino principale risiede nella sua consistenza: deve essere gelatinoso e malleabile, ma mai troppo rigido. L'involucro originale era realizzato interamente con amido di patata dolce, ma in questo modo l’impasto tendeva a diventare troppo duro così è stato aggiunto alla ricetta l’amido di tapioca per creare una consistenza più morbida. Il ripieno, invece, è fatto con gli ingredienti tipici delle isole che compongono l’arcipelago di Taiwan: il clima subtropicale fornisce piogge abbondanti che favoriscono la crescita del bambù, di cui ben otto varietà vengono consumate abitualmente nel Paese; il maiale – aggiunto per rendere più sostanzioso il piatto – è la proteina più diffusa a Taiwan, dove è stato introdotto nel diciannovesimo secolo.
La preparazione dell’involucro è considerata una vera e propria sfida: per realizzarlo bisogna riscaldare amido e acqua in una padella a fuoco lento, mescolando fino a formare un impasto spesso e bianco, con una consistenza simile a quella del purè di patate. Come si può intuire, questo impasto è difficile da maneggiare e la fase in cui viene versato il ripieno di maiale e bambù è molto delicata: secondo i cuochi più esperti è quella che fa la differenza per avere un bawan originale preparato secondo la tradizione.