Pasta, pizza, panini e, naturalmente, il pane stesso. Il pane italiano, che si tratti di una croccante pagnotta casereccia, una ciabatta, un trancio di focaccia o un cestino di grissini, è presente a tavola come preludio al pasto. Tuttavia, ci sono alcune aggiunte al pane che molti turisti si aspettano, ma che in genere non trovano nei ristoranti italiani. Olio d'oliva con aceto balsamico, aglio e formaggio... Il turista che desidera sembrare uno del posto, deve rinunciare a queste cose.
Il companatico che i turisti non troveranno sulle tavole dei ristoranti in Italia
Olio e aceto (balsamico)
Non si sa bene l'origine dell'olio e balsamico da inzuppo. Eppure c'è uno strano e diffusissimo Mandela Effect: tutti (al di fuori dell'Italia) sembrano credere che nel bel paese mangiamo il pane inzuppato nell'olio d'oliva nella ciotolina con "l'occhio" di aceto esclusivamente balsamico. Si tratta di un falso ricordo, una proiezione culturale errata. È un'aspettativa comune tra i turisti che viaggiano in Italia, in particolare quelli provenienti dagli Stati Uniti. Detto questo, in alcuni contesti specifici, come ad esempio in un ristorante che offre degustazioni di oli d'oliva regionali, o un agriturismo che presenta il prodotto dell'azienda, l'olio d'oliva viene servito con del pane.
Burro
In molte parti del mondo - soprattutto in Nord America - è consuetudine che il pane venga servito con del burro. Ma in Italia, generalmente, pane, burro e sale (o zucchero) si mangia a casa per merenda, non al ristorante. L'unica eccezione sono i ristoranti fine dining che servono a volte il burro all'inizio del percorso (non tutti, alcuni), ma solitamente si tratta di prodotti di qualità quasi sempre lavorati con ingredienti o tecniche di alta cucina.
Pane all'aglio
Il pane all'aglio, il cosiddetto garlic bread, è un'altra invenzione italo-americana. L'equivalente che più si avvicina è la bruschetta, nello specifico la fettunta toscana, dove il pane bruscato è strofinato con uno spicchio d'aglio fresco e poi condito con olio extra vergine d'oliva e un pizzico di sale. Qui si esalta la freschezza degli ingredienti piuttosto che sovrastare il pane con burro, formaggio e polvere di aglio.
Pagare per il pane
Molti turisti stranieri, in particolare statunitensi, si sorprendono alla voce pane e coperto. "Perché devo pagare il pane se non lo mangio o se non l'ho ordinato?" Il motivo è che il costo del servizio che i ristoranti aggiungono al conto per ogni ospite è un concetto sconosciuto oltreoceano. Se si vuole il pane, lo si ordina, non viene portato a tavola di default. Invece di cercare sulla tavola il pane con le aggiunte familiari, il turista in Italia potrebbe semplicemente provare a gustare il pane "all'italiana", per esempio facendo la scarpetta. Ne godrebbe sicuramente di più.
