Obiettivo sostenibilità per il turismo italiano
Dopo la pausa drammatica inflitta dal Covid, i dati sulle presenze turistiche in Italia tornano ad essere positivi e a fine anno l’Istat certificava per il 2022 una ripresa sostanziale, ma non ancora a livelli pre covid del 2019 con un saldo negativo di 39 milioni di presenze. La prossima Pasqua, tuttavia, potrebbe essere il momento di svolta: secondo le previsioni dell'istituto Demoskopika, saranno oltre 442 milioni le presenze con una crescita del 12,2% rispetto al 2022 ma soprattutto costituendo il valore più alto di sempre. Tra i driver che guidano l’incoming, anche la sostenibilità vuole la sua parte.
A fare il punto, l’Associazione Civita in collaborazione con Ansa, nell’incontro “Obiettivo sostenibilità per il turismo italiano”, cui ha partecipato anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè: “Il turismo sostenibile è anche il turismo lento, per esempio i treni storici; è l’insieme dei Cammini religiosi e storici; è quello dentro alle aziende; quello nei Borghi italiani, che purtroppo rischiano lo spopolamento; quello delle ciclovie. Ma quello che è più sostenibile di tutto è la capacità di vendere la nostra offerta turistica, che si basa sul marchio Made in Italy. Bisogna avere una vision e cercare di destagionalizzare i flussi”.
Destagionalizzare e puntare sull’enogastronomia
“Destagionalizzare è un mantra” è intervenuto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, ricordando che la spesa media del turista è destinata per il 50% all’albergo e per l’altro 50% a tutto il resto, generando quell’indotto di cui beneficia tutta l’economia del territorio. Secondo i dati Swg, presentati da Riccardo Grassi c’è una grande attesa di turismo sostenibile: “L’84% degli italiani preferirebbe soggiornare in una struttura certificata dal punto di vista ambientale, a dimostrazione di come il turismo oggi sia immersivo ed esperienziale. In questo senso crescono anche i trasporti sostenibili. E a tal proposito, il 70% degli italiani sarebbe favorevole agli accessi a numero chiuso nelle località turistiche e alla limitazione dell’uso dell’automobile”. Elementi che, come ha ricordato Adrio Maria De Carolis, presidente di Swg, “in passato erano considerati incompatibili con la crescita economica, mentre oggi sono considerati dei veri driver per il comparto”. “Puntare sulla attrattività culturale, che passa anche dall’enogastronomia” è, infine, la ricetta di Simonetta Giordani, presidente dell’associazione Civita, che ha sottolineato come “per farcela, l’Italia deve fare l’Italia”.
L'articolo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 16 marzo 2023
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