Vini generici sfusi spacciati per vini di qualità. La scoperta è stata fatta dall'Ispettorato repressione frodi e dai carabinieri del Nucleo antifrodi (Nac) del Mipaaf, nell'operazione 'in vino varietas', scattata il 4 e 5 febbraio, che ha portato al sequestro in più di 90 punti vendita in tutta Italia di oltre 30 mila litri di vino, per un valore commerciale di 60 mila euro.
Otto persone, tutte operanti nel settore vitivinicolo, sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Roma.
Le indagini hanno permesso agli inquirenti di scoprire un vasto fenomeno di frode a danno dei consumatori: vini comuni bianchi e rossi sarebbero stati venduti, grazie a un articolato reticolo di punti vendita ed enoteche, come vini di qualità contraddistinti con nomi di varietà e, alcuni casi, con denominazioni di origine protette. Il prodotto era contrassegnato con sigle e nomignoli (ad esempio “CAB” “SAU” o “PI NE”) evocativi di vini di ben altra qualità e valore (ad esempio Cabernet, Sauvignon o Pinot Nero).
a cura di Gianluca Atzeni