«Fissare un numero chiuso di sbarchi sull’isola di Capri per fasce orarie; introdurre il parere del sindaco nella programmazione degli approdi». Il sindaco di Capri, Paolo Falco, eletto a giugno di quest'anno, in un'intervista al Sole24ore torna sul problema dell'overtourism come aveva fatto già nei primi mesi del suo mandato. Secondo il primo cittadino, sono le grandi compagnie di navigazione e gli operatori crocieristici «i primi responsabili di sbarchi incontrollati». La città cerca di dialogare con queste aziende per condividere una programmazione, ma «finora senza successo», spiega il sindaco.
Il turismo a Capri in numeri
Capri vuole adottare misure specifiche per tutelare la sicurezza nell’area portuale e dare servizi adeguati ai cittadini, per questo «pensiamo a una regolamentazione necessaria in cui il sindaco possa avere un ruolo attivo». Dal 2013 al 2023 - secondo i dati di Sociometrica - si è passati da due milioni di turisti a 2,7 milioni con un incremento del 24 per cento. Nel 2023 si è registrato un indice di 1.215 turisti per kmq. «Valore che supera la soglia di riferimento di mille turisti per kmq, punto critico per molte destinazioni turistiche. È a queste che ci rivolgiamo per cercare soluzioni condivise».
La ministra del Turismo Daniela Santanchè - ha riferito Falco - «si è impegnata a istituire un tavolo che si riunirà presso il ministero. Inoltre, abbiamo ricevuto l’invito a partecipare al G7 del turismo che si svolgerà a novembre a Firenze». Inoltre, all’interno dell’Anci, l'associazione che rappresenta i Comuni italiani, sarà costituita una rete per far fronte al problema dell'eccesso di turismo. «Siamo già in contatto con i sindaci di Positano e Amalfi per citare i più vicini a noi. Ma abbiamo coinvolto nelle nostre iniziative anche i primi cittadini di Firenze, Venezia, Taormina, Alghero, e altri».