Troppi furti al supermercato: a Washington non ci saranno più prodotti di marca

5 Set 2023, 17:19 | a cura di
Negli ultimi mesi, negli Stati Uniti, sono aumentati a dismisura quelli che una volta venivano chiamati "espropri proletari", ma che oggi negli Stati Uniti sono la cartina tornasole del forte disagio di alcune fasce della popolazione e della crisi sociale figlia del post Covid.

"Non abbiamo altra scelta", ha dichiarato giovedì scorso al Washington Post Diane Hicks, dirigente del Giant Food di Washington, aggiungendo che altri negozi vicini hanno messo sottochiave molti prodotti o li hanno rimossi del tutto. "Li ho lasciati fuori per i nostri clienti, e purtroppo questo spinge alcuni criminali a venire da noi". Quanto deciso dalla catena di supermercati Giant Food nella Capitale è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, conseguenza di un sintomo che da un po' di tempo si sta manifestando nelle aree più difficili delle grandi città americane. Si tratta, infatti, della mossa più evidente contro il dilagante fenomeno dei furti che affligge i grandi "mall" ma anche le realtà più piccole. In questo caso specifico si tratta anche di un ultimo sforzo per evitare di chiudere un'attività poco redditizia come questa situata sull’Alabama Avenue, che però è anche l'unico grande negozio di alimentari a est dell'Anacostia River.

Troppi furti. I grandi mall e i piccoli supermercati sono costretti a chiudere

Il taccheggio, la criminalità organizzata e la violenza sono diventati un serio problema per molti rivenditori regionali e nazionali. Home Depot, Target, Lowe's, Dollar Tree, Dick's Sporting Goods e Ulta sono tra quelli che più hanno segnalato "l'esaurimento delle scorte causato da cause diverse dalle vendite", ovvero i furti. In alcuni casi le perdite si sono rivelate talmente impattanti da dover costringere giganti come Walmart a chiudere alcune sedi. Giant Food, che ha 165 supermercati in D.C., Delaware, Maryland e Virginia, non ha chiuso alcun negozio. A maggio ha attuato diversi cambiamenti, tra cui l'assunzione di un maggior numero di guardie di sicurezza, la chiusura di ingressi secondari, la limitazione del numero di articoli consentiti nelle aree di self-checkout, la rimozione di articoli ad alto rischio di furto dagli scaffali e la chiusura sottochiave di un maggior numero di prodotti. Una dinamica, quella dei taccheggi, che sta mettendo a dura prova anche grandi realtà come Whole Foods che poco tempo fa ha dovuto chiudere uno dei suoi store nel centro di una San Francisco ormai sfiancata dalla piaga degli oppiacei come il Fentanyl e dalla crisi abitativa.

In California una nuova legge non permette ai commessi di impedire i furti

Quello dei furti organizzati nei negozi è però un danno che si sta diffondendo a dismisura in tutti gli USA, e in stati come la California ci si preoccupa anche delle potenziali reazioni dei commessi e della loro sicurezza sul posto di lavoro. Sulla base di questa esigenza a fine maggio è stata approvata la legge SB 553, proposta dal senatore democratico David Cortese, che renderebbe illegale per i dipendenti dei negozi affrontare i ladri. Se è vero che questa legge mette in primo piano la sicurezza dei commessi, per molti c'è il rischio che si spalanchino le porte a ladri con un aumento esponenziale dei furti. Impressionanti, a questo proposito, i numeri dei furti forniti dal famoso rivenditore Target (oltre 400mila dipendenti in 50 stati) che parla di circa un miliardo e mezzo di dollari di danni legati ai taccheggi, con punte di 10 furti al giorno in un punto vendita nel centro di San Francisco.

La piaga del Fentanyl il dramma dei senzatetto. La crisi sociale nel post Covid americano

Un dato, quello dei furti, che va inserito in un contesto di crisi e forte disagio sociale che è esploso dopo la crisi della Silicon Valley e quella economica provocata dalla pandemia. Secondo i dati della National Alliance to End Homelessness, l'anno scorso 421.400 persone erano senza fissa dimora e di queste 127.750 subivano la condizione in modo cronico. In questo contesto si è osservato che dal 2017 il numero dei senzatetto è aumentato a livello nazionale di circa il 6% ogni anno. L'aumento del numero di persone che non hanno un posto dove vivere si inserisce nel contesto dell'impennata dei costi degli alloggi e dell'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità come cibo e trasporti. Le grandi metropoli americane durante la pandemia hanno evitato un'ondata di senzatetto perché il governo federale ha offerto aiuti d'emergenza per gli affitti e moratorie sugli sfratti. Tuttavia, con queste protezioni ormai svanite, gli americani finanziariamente si trovano ad affrontare prezzi scoraggianti per gli alloggi: quello medio nazionale è di 441.000 dollari e un 2.000 dollari di affitto.

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