Se si pensa a quanto tempo e lavoro artigianale ci voglia per ottenere uno spumante di qualità, si capisce anche perché le bollicine siano un simbolo di festa. C’è qualcuno che ha mai aperto una bottiglia a un funerale? Tranne qualche moglie (!) non penso siano stati in molti. È il bar il teatro giusto, il luogo dell’allegria. E deve essere chiaro. Quindi, quando apro una bottiglia, io lo faccio col botto, alla faccia del bon ton e della sommelerie internazionale.
Parola di Massimo D'Addezio, protagonista di Spirits su Gambero Rosso Tv
Sparkling cocktail
È stimolante avere in miscelazione un alleato come il “vino mosso”, quello che in inglese meglio si riesce a sintetizzare con la dicitura “sparkling wine” e che comprende il Prosecco, le tante DOCG italiane a metodo classico, gli Champagne francesi, i Cava spagnoli in tutte le loro varianti e tipologie o l’Asti Spumante. Quando si avvicina al bancone un cliente che chiede di bere un cocktail non molto forte, l’utilizzo del vino trova la sua espressione, agendo da base non troppo alcolica, ma con la capacità di ospitare frutta fresca (pesca bianca nel Bellini, fragole nel Rossini, succo di melograno nel Tintoretto e mandarino nel Puccini) e liquori zuccherini, come l’Italicus (rosolio di bergamotto), il St. Germain (liquore di fiori di sambuco), o la Crème de Cassis (liquore di ribes nero). Tutto questo senza tralasciare l’importante proprietà di miscibilità con ingredienti anche inaspettati, come la birra (il Black Star, unione di birra stout e Champagne, ne è un’esempio).
Un classico: 36 Cocktail (praticamente uno Champagne Cocktail)
- 120 ml di spumante Alta Langa DOCG 36 Mesi
- 1 zolletta di zucchero
- qualche goccia di Fee Brothers West Indian Orange Bitters
In una classica flûte di cristallo di Boemia lavorata a mano nel XVII secolo con inciso lo stemma del vostro casato (se non ce l’avete, va bene una coppa qualsiasi) porre una zolletta di zucchero bianco intrisa di orange bitter e versarvi con delicatezza il 36 Mesi ben freddo (tra 1 e 2 gradi). Servire su un vassoio in argentone.
I cocktail creativi
Il Mozzico
- 60 ml di spumante Alta Langa DOCG 36 Mesi
- 60 ml di birra Lager
- 10 ml di sciroppo di lamponi
In un importante (nel senso di grandezza) calice da vino rosso porre dei cubi di ghiaccio e poi versarvi gli ingredienti delicatamente, cercando di non fargli perdere la loro naturale effervescenza. Per ultimo versare lo sciroppo di lampone. L’istinto sarà quello di berlo con ingordigia, ma, se frenate i vostri istinti, sarete più eleganti.
12 pesciolini rossi
- 90 ml di spumante Alta Langa DOCG 36 Mesi
- 30 ml di liquore Frangelico
- il succo di un quarto di lime
- 12 bacche di goji
In un calice da vino rosso, versare prima il Frangelico e poi l’Alta Langa. Spremervi il succo di lime (come và và) e poi colmare il bicchiere con ghiaccio a cubi. Aggiungere le bacche di goji, che mimeranno la presenza dei 12 pesciolini rossi (foto del cocktail in copertina), e rimestare delicatamente per non far svanire l’effervescenza acquisita faticosamente in 36 mesi di stazionamento in bottiglia. Bevete guardando le smorfie di chi vi sta di fronte e a sua volta lo starà bevendo, cercando anche di mangiare le bacche di goji che rimarranno inevitabilmente nel bicchiere.