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La storia del Trapizzino
In altri tempi, l’inaugurazione di un nuovo locale intitolato al Trapizzino sarebbe stata l’ennesima conferma della bontà di un progetto che non passa mai di moda, e piace ovunque sta, che si tratti di Roma, Torino o New York. La sua fama, il Trapizzino l’ha conquistata sul campo, in oltre dieci anni di attività che hanno portato l’angolo di pizza farcito con le ricette veraci della romanità in molte città d’Italia, fin dall’altra parte dell’Atlantico.
Stefano Callegari e Paul Pansera hanno cavalcato quest’onda, sostenendo l’espansione di un progetto nato nel 2008 come bottega di quartiere, a Testaccio, grazie all’intuizione del pizzaiolo romano, e oggi cresciuto a comprendere 14 punti vendita (e un centro di produzione per controllare e standardizzare la lavorazione dei triangoli di pizza) tra Roma, Torino, Milano, Firenze, Trieste e New York. Nella Capitale, dove tutto è iniziato, l’insegna conta il numero maggiore di sedi. Anche il format, a partire dal locale di Trastevere, a pochi passi da piazza Trilussa, si è evoluto ad abbracciare un servizio che si protrae per tutta la giornata sommando caffetteria e vineria, almeno nei locali che lo consentono per metratura e collocazione.
Il gruppo cresce, sfidando l’incertezza
E ora, pur in un momento di grande difficoltà, Trapizzino inaugura un nuovo punto vendita, unendosi al gruppo di quegli imprenditori della ristorazione che continuano a investire nonostante si prospetti un futuro di grande incertezza. Le motivazioni sono molteplici, non ultima la consapevolezza che un prodotto come il Trapizzino ha trovato negli anni un mercato molto fertile nel consumo take away e delivery. Ma aprire un locale ora, per un piccolo gruppo che sta cercando di preservare il lavoro di tutti i suoi dipendenti, è comunque una sfida degna di nota: “Condividiamo le stesse difficoltà che stanno vivendo tutti i ristoratori di Roma” spiega Paul Pansera “Il pesante senso di incertezza, una forte variabilità nell'attività, la difficoltà nella gestione del personale. Ma sentiamo di poter sostenere la sfida per voi clienti, per i nostri dipendenti, continuando a essere aperti nonostante le difficoltà, perché crediamo nel futuro e pensiamo che lavorando con impegno arriveremo a un domani migliore… insieme a voi!”.
Il nuovo Trapizzino a piazzale delle Provincie
Il nuovo esordio porta Trapizzino in una zona di Roma non ancora presidiata: dal 12 novembre, il locale di piazzale delle Provincie – il sesto in città - sarà operativo nel rispetto degli orari previsti dal Dpcm, dalle 12 alle 18, per consumare al tavolo (anche nel dehors) o portar via (take away e delivery si protraggono fino alle 22). All’interno, un percorso fotografico sviluppato sulle pareti celebra la storia dell’insegna e delle persone che ci lavorano. L’offerta ruota inevitabilmente intorno all’angolo di pizza (da lievito madre, a lunga lievitazione) più copiato nel mondo, ripieno delle ricette tradizionali della cucina romanesca e italiana.
Ma ci saranno anche i supplì - dal classico supplì al telefono al Tortellino, passando per il Punto G al gorgonzola assoluto e il supplì Amatriciano – e le crocchette. E i dolci fatti in casa che sono diventati negli ultimi anni parte della proposta della casa, dal tiramisù al dolce Triplo Cioccolato, alle ciambelline al vino. In abbinamento, mutuando la formula consolidata a Trastevere, i vini laziali di piccoli produttori, da provare al calice o in bottiglia; e una drink list dedicata ai classici della miscelazione (miscelati e non shakerati): Gin tonic, Martini Cocktail, Americano, Negroni, questi ultimi realizzati con il Vermouth del Professore Riserva Speciale Trapizzino, prodotto dalla squadra del Jerry Thomas in esclusiva per l’insegna.
Trapizzino – Roma – piazzale delle Provincie, 9 – dal 12 novembre 2020 - 06 90239685 - www.trapizzino.it