Abbiamo chiesto a Giuseppe Solfrizzi una cosa che non si aspettava. E non parliamo delle ricette dettagliate: quelle ce le ha date senza discutere dopo aver accettato la prima richiesta. Gli abbiamo chiesto di realizzare per la WebTv di Gambero Rosso una serie sulla boulangerie francese, e i suoi segreti, senza ricorrere all'aiuto di strumenti professionali.
Buona la prima
E il maitre boulanger di Le Levain, indirizzo goloso da non perdere non lontano dalle rotte più battute di Trastevere, ha raccolto la sfida con entusiasmo. Tutto quello che si vedrà nella serie web è stato interamente realizzato nelle aule attrezzate della Città del gusto di Roma. Niente escamotage o scorciatoie, il maestro Solfrizzi non ha portato dal suo laboratorio prodotti già pronti, ha realizzato tutto seguendo accuratamente le ricette e i tempi di preparazione, senza però poter fare affidamento sulle sue attrezzature. Ha steso la pasta a mano, cotto la meringa in presa diretta, farcito sul momento... Senza sbagliare un colpo, permettendoci di risparmiare una notevole quantità di tempo nel corso delle riprese e, dettaglio tutt'altro che trascurabile, di assaggiare le sue creazioni appena sfornate.
La serie
Volevamo un prodotto che non fosse mero intrattenimento. Doveva essere replicabile per davvero. Ecco perché il minutaggio delle ricette è importante: bando alle preparazioni da social media risolte in pochi secondi di montaggio. Tutto quello che sarebbe andato in video doveva poter essere realizzato in una cucina di casa, senza sifoni, abbattitori, forni stellari e così via. Anche per questo i video sono molto lunghi.
Parliamoci chiaro: quante delle ricette viste in tv o sul web sono effettivamente replicabili a casa? In quanti possono dire di avere un forno che superi i 250°C? E poi gli spazi, il tempo, la voglia di lavare tutto dopo...
Insomma, quello che abbiamo riscontrato è che pur avendo una grande passione per la cucina, l'atteggiamento dello spettatore è spesso passivo di fronte a ricette troppo complicate da replicare. I più ordinano una pizza a domicilio e si godono lo spettacolo di cotture che solo in un laboratorio professionale, dopo anni di duro studio e lavoro, sono possibili.
Ecco quindi la prima stagione di Tour en France. Croissant, éclair, millefoglie, tarte au citron, pain au chocolat e le immancabili madeleine in una versione che possiamo definire nuova, nonostante siano puntualmente fedeli alle ricette tradizionali della pasticceria d'Oltralpe. Nuova perché tutto si può rifare a casa, basta seguire le indicazioni del maestro. Sei puntate per cominciare, cui ne seguiranno altre, dedicate a chiunque voglia cimentarsi nella pasticceria domestica, divertendosi per la felicità di parenti e amici, chiamati a sondare il risultato, o anche per riempire una giornata di riposo con le preparazioni classiche della pasticceria tradizionale francese.
Un percorso guidato. Passo dopo passo
E non è tutto. Un po' come per la cucina ma di più, la pasticceria è una scienza esatta. Non sono ammessi sbagli e guai ad aggiungere un ingrediente alla “quanto basta”. In pasticceria si realizzano tutte le preparazioni che poi andranno, una volta assemblate, a creare il dolce. Ecco perché abbiamo pensato di ricreare in video un percorso logico-visivo incentrato sui singoli passaggi, da fruire in sequenza, o comodamente frammento per frammento. In buona sostanza la ricetta del millefoglie comprende la realizzazione della sfoglia, e della crema. Ma con Tour en France ci si può serenamente concentrare solo sulla crema, laddove non interessi la sfoglia, e impiegarla nel modo che più si preferisce.
La prima puntata. Eclair al cioccolato
a cura di Saverio De Luca