Seconda edizione per il Global Summit della Fondazione Gambero Rosso. Dopo l’appuntamento del 2022 a Milano, l’evento arriva a Torino il 31 gennaio negli spazi dell’Auditorium grattacielo di Intesa Sanpaolo. Il fil rouge dell’evento sarà La Sostenibilità fattore di crescita delle aziende del settore agroalimentare.
Una giornata all’insegna del confronto con i principali attori del food&beverage, protagonisti della rivoluzione green. Il Gambero Rosso, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, vuole così rinnovare l’impegno nel supportare aziende, comparti e filiere che si impegnano ogni giorno per garantire una produzione sostenibile a livello ambientale, sociale ed economico.
Il programma della giornata
Saranno trenta gli interventi che si avvicenderanno. Si parte alle 10.30 del mattino con il presidente del Gambero Rosso Paolo Cuccia, il direttore Marco Mensurati e l’executive director sales&marketing di Intesa Sanpaolo Anna Maria Roscio. Seguirà la relazione tecnica a cura della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo che, con Stefania Trenti, farà il punto sui risultati sostenibili raggiunti fino ad ora dal settore agroalimentare. Poi via ai quattro i panel con focus sullo scenario economico-istituzionale, la certificazione, l’innovazione e gli investimenti.
Tra gli altri protagonisti della giornata anche Trenitalia (che affronterà tra gli altri il tema dello spostamento dei prodotti su rotaie), Equalitas, Santa Chiara Lab, Standard Ethics, Confagricoltura, Federbio, Valoritalia, Assoenologi Piemonte, Filiera Italia, l’Ordine dei commercialisti di Torino, Agritech, Fondazione Onfoods, Metrofood e Petcore Europe. Spazio, infine, alle testimonianze delle aziende che hanno già intrapreso il percorso di sostenibilità, con la possibilità, per i presenti, di degustare i vini certificati Equalitas.
Dalla sostenibilità del vino a quella del food
Se il settore vitivinicolo è al momento quello più all’avanguardia sul tema della certificazione green, grazie al lavoro di Equalitas che ha portato anche alla nascita dello Standard nazionale di sostenibilità approvato dal Masaf, anche il cibo si muove in quella direzione. Ed è in quest’ottica che Santa Chiara Lab, società benefit spin-off dell’Università di Siena, ha avviato da anni un percorso di autovalutazione a disposizione delle aziende (qui il format per la candidatura). Si tratta di una piattaforma di autovalutazione, in modo che le aziende possano capire quanto siano allineate. Per dirla con il presidente di Santa Chiara Next Angelo Riccaboni “Se non iniziamo a porci delle domande, difficilmente avremo delle risposte”.