Too Good to Go. Come funziona
Ne scrivevamo nel 2016, quando Too Good to Go (letteralmente troppo buono per essere lasciato andare) aveva appena un anno di vita. Ideata in Danimarca nel 2015, la startup aveva già allora trovato diffusione nelle grandi città di Germania, Francia e Inghilterra, fondando il suo successo su un’idea semplice per combattere lo spreco alimentare al ristorante. Come funziona Too Good to Go (all’epoca, come oggi)? La start up mette in rete i ristoranti e le attività commerciali (forni, pasticcerie, supermercati, hotel) che hanno deciso di donare il cibo avanzato, destinato, in mancanza di alternative valide a essere buttato; il cliente potrà comprare il cibo direttamente tramite app, selezionando attraverso una mappa geolocalizzata i ristoranti più vicini per verificare la disponibilità delle cosiddette Magic Box. Una sorta di doggy bag acquistata a distanza, insomma. Ma a scatola chiusa, perché i ristoratori selezioneranno giornalmente prodotti e piatti freschi rimasti invenduti, senza specificate il contenuto del pacchetto, mettendoli in vendita a prezzo ribassato. Dopo aver prenotato la propria box, i clienti provvederanno a ritirarla presso il ristorante nella fascia oraria indicata. Oggi Too Good to Go è presente in 14 Paesi d’Europa, Italia compresa (dove opera in 40 città, coinvolgendo 5mila attività e un milione e mezzo di utenti), e conta oltre 20 milioni di utenti.
La Giornata contro lo spreco. Le Chef Box
Il prossimo 29 settembre, in occasione della prima Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari, istituita dalla Fao, l’app si farà tramite di un’iniziativa speciale, che coinvolge alcuni dei più noti chef del panorama italiano. Con l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori al riuso di quelli che ingiustamente sono considerati scarti alimentari, 10 cuochi d’Italia hanno aderito al progetto, mettendo a disposizione per un giorno (il 29 settembre) le loro Chef box, con un piatto antispreco e la ricetta per replicarlo a casa, per ribadire che lo spreco alimentare si combatte nelle cucine dei grandi ristoranti, come tra le mura domestiche. Come di consueto, gli utenti potranno prenotare la box tramite l'app Too Good To Go e ritirarla direttamente al ristorante, nella fascia oraria indicata.
La candid camera di Carlo Cracco
La prima adesione è arrivata da Carlo Cracco, che contribuisce alla causa anche con un video girato nel suo ristorante in Galleria, coinvolgendo gli ignari commensali in una sorta di candi camera: servire solo due terzi di una pizza ai suoi clienti è un monito per ricordare come circa un terzo del cibo prodotto per il consumo umano, ogni anno, finisca nella spazzatura. In numeri, questo significa sprecare 1,6 miliardi di tonnellate di cibo, con conseguenze non solo economiche, ma anche ambientali. A Milano proporranno la propria Chef Box anche Matias Perdomo (con EXIT), Eugenio Boer (Bu:r), Claudio Sadler (Ristorante Sadler), Wicky Priyan (Wicky’s Wicuisine) e Nicolò Farias (Cocciuto); a Roma saranno protagonisti Heinz Beck (La Pergola) e Cristina Bowerman (Glass Hostaria), mentre a Cernobbio si cimenta con la sfida Davide Caranchini (Materia). Completano il quadro Philippe Leveille (Miramonti L’Altro) e Moreno Cedroni (con La Madonnina del Pescatore e Anikò). Nel frattempo Too Good to Go cresce ancora: proprio la celebrazione della giornata antispreco sarà occasione per lanciare l’applicazione fuori dai confini europei, a Boston e New York. Appuntamento il 29 settembre per scoprire tutte le Chef Box – dalla Testa di ricciola in terrina con pappa al pomodoro di Cracco alle Coste, pistacchio, tutte le parti della cipolla e la sua buccia di Perdomo, alla Composizione di funghi e legumi di Beck - e portarsele a casa.