Nonostante le continue polemiche e gli scandali che periodicamente travolgono Tripadvisor, il sito di viaggi più conosciuto nel mondo e aggregatore di recensioni su ristoranti e strutture ricettive, continua a crescere e lancia anche in Italia TheFork, a seguito dell'acquisizione di RestOpolis e MyTable.
Di cosa si tratta? La nuova piattaforma consentirà agli utenti di prenotare online (e mobile) i ristoranti di un network che già annovera le 5000 presenze ereditate da MyTable e RestOpolis. Così facendo il servizio, già leader nel settore delle prenotazioni online in Francia, Belgio e Svizzera (dov'è conosciuto con il nome di lafourchette), aspira a imporsi come principale strumento di e-booking della ristorazione anche in Italia ancor prima di cominciare.
Dal 5 febbraio gli utenti italiani possono prenotare un tavolo accedendo al sito della piattaforma o tramite le applicazioni disponibili per Apple e Android; ma anche direttamente al più noto indirizzo web cui fa capo Tripadvisor. E la rete punta a inglobare le più svariate tipologie di ristorante, garantendo agli utenti la possibilità di scegliere il ristorante in base alla zona, al prezzo medio, al tipo di cucina e alle recensioni degli utenti.
Il sito (che in Europa conta oltre sei milioni di utenti) permetterà inoltre di visionare il menu dei ristoranti o approfittare di offerte speciali garantiti a coloro che prenoteranno online (senza l'utilizzo di coupon). Un sistema di punti fedeltà premierà gli utenti più attivi, dando diritto a ulteriori sconti. Sul fronte dei ristoratori, invece, TheFork assicura un valido strumento tecnologico per accrescere la propria visibilità e monitorare l'andamento delle prenotazioni.
“L’Italia è leader nel settore della ristorazione in Europa sia in termini qualitativi sia in termini quantitativi: è impossibile trovare altrove una varietà gastronomica paragonabile alla nostra” ribadisceAlmir Ambeskovic, Country Manager, TheFork Italia“Il nostro obiettivo è aiutare gli italiani a cercare e trovare esperienze culinarie eccezionali, comunicando al meglio il nostro immenso patrimonio gastronomico attraverso la rete, principale canale utilizzato oggi dai consumatori per informarsi e prenotare”.
Sarà proprio così o difficilmente vedremo i grandi nomi della ristorazione italiana gourmet aderire al network?