Noma diÂÂÂ René Redzepi strappa il primo posto a El Celler De Can Roca, dei fratelliÂÂÂ JoanÂÂÂ eÂÂÂ Jordi RocaÂÂÂ che si scambiano così le posizioni, mentre l’Osteria Francescana diÂÂÂ Massimo BotturaÂÂÂ conferma il terzo gradino del podio nella classifica del The World’s 50 Best Restaurant 2014. Praticamente lo stesso risultato dell’anno precedente, a parte l’ordine dei primi due che evidentemente si contendono il primato e permettono alla graduatoria sponsorizzata da San Pellegrino e Acqua Panna di smuovere la classifica. La posizione del danese e degli spagnoli era invertita nel 2013, ma non quella dello chef modenese che per il secondo anno consecutivo mantiene la sua presenza sul podio. Cinquanta ristoranti in tutto il mondo, selezionati da una giuria internazionale composta da circa 900 tra chef, critici e giornalisti gastronomici, non riescono a strappare i primi posti ai due contendenti che dal 2010 presidiano insieme prima e seconda posizione. Qualche novità in graduatoria riguarda Dinner byÂÂÂ Heston BlumenthalÂÂÂ che da numero 7 nel 2013 sale di due posti e guadagna la quinta posizione, alle spalle di Eleven Madison Park diÂÂÂ Daniel Humm e Will GuidaraÂÂÂ che puntano decisamente anche loro al podio. E se si parla di scalate non si può ignorare quella di un altro eccellente italiano:ÂÂÂ Enrico CrippaÂÂÂ alla posizione 39 (dalla 41 del 2013).
Copenhagen dunque, poi Girona e Modena: ecco le tre città in cui si deve andare per mangiare nei migliori ristoranti del mondo. In Danimarca perché, come è scritto nella motivazione,ÂÂÂ Mould-breaking Nordic food that takes nature's bounty to new levels. In Spagna perché la competenza complementare dei Roca brothers si traduce nella miglior forma di accoglienza. Infine in Italia Massimo Bottura coniuga passato e futuro inÂÂÂ Artful Fashion. Esaltazione della materia prima, ospitalità ed estro creativo sembrano in sintesi essere i tre criteri ad aver consacrato i migliori in assoluto.
Il thailandese Nahm, primo nella classifica degli Asia’s 50 Best si attesta, nella graduatoria mondiale, solo al tredicesimo posto, mentre, per trovare la prima donna,ÂÂÂ Elena Arzak, bisogna scorrere fino al numero 8, al basco Arzak di San Sebastian.ÂÂÂ Davide Scabin, chef del Combal.Zero ha bisogno, invece, di un solo posto per rientrare tra i 50 Best (nel 2013 era al 40). La sua posizione è, infatti, la numero 51. E perde quota anche Le Calndre di Massimiliano Alajmo, cheÂÂÂ dal 27 del 2013 arriva al 46.