Il progetto
Restituire nuova vita a un bagno pubblico degli anni 30' ormai in disuso. Questo l'obiettivo ambizioso degli ideatori del The Slade Café di Plumstead Common, parco londinese nel cuore del multietnico ed eclettico quartiere di Greenwich. Un caffè che ha aperto i battenti lo scorso ottobre senza tanta comunicazione: nessuna inaugurazione, zero pubblicità, eppure il nuovo locale sta già riscuotendo un gran successo grazie alla sua proposta gastronomica “stagionale, fatta in casa, sempre fresca e adatta a tutte le tasche”. Ma non solo.
Gli ideatori
Il progetto, infatti, rappresenta un vero esempio di riqualificazione urbana che dona linfa nuova a uno spazio inutilizzato, trasformandolo in un punto di ritrovo per le comunità locali. A ideare l'attività, lo chef Kieran Barry, che si è fatto le ossa al Brick House, lo Shrimpy's e al Frank's Café, insieme e Charlote O' Connor, precedentemente impegnata in diverse iniziative di sostenibilità alimentare e ambientale e nelle organizzazioni delle comunità, ovvero quelle associazioni che si propongono di organizzare una serie di attività a livello comunale per incrementare lo sviluppo e il benessere dei vari quartieri. Il tutto con il prezioso supporto del Royal Borough of Greenwich Council, l'organizzazione del distretto locale volta a promuovere i progetti della zona.
L'offerta
Un lavoro di squadra, dunque, pensato per restituire dignità a un luogo dimenticato (proprio come nel caso del celebre Story Restaurant), ma anche per mettere in connessione le diverse culture presenti nel quartiere, come ha specificato Barry: “Il café vuole celebrare le diverse nazionalità di Plumstead. Abitanti e visitatori qui possono trovare piatti semplici e genuini, fatti in casa, dal pane alle torte, dalle brioche alle zuppe, senza dimenticare insalate, panini e un buon caffè”. Tutti gli ingredienti sono a chilometro zero, biologici e, “laddove possibile”, provenienti dal commercio equo e solidale.
Il quartiere
Un obiettivo che sta molto a cuore allo chef, cresciuto a Plumstead, “una zona che amo e che voglio in qualche modo ripagare, donando un luogo speciale alla comunità che conosco e che apprezzo”. Il cibo, dunque, è il motore e cuore pulsante di un'iniziativa ben più ampia, “per creare un centro di aggregazione dinamico e fiorente”. Con uno sguardo sempre rivolto alle tematiche ambientali, a cominciare dal packaging compostabile per finire con la possibilità per i clienti di portare tazze e contenitori take-away da casa, “per ridurre al minimo tutti gli sprechi non necessari”.
Lo spazio culturale
Ma non finisce qui: il café è anche iscritto all'Healthier Catering Commitment, associazione volontaria che riconosce e promuove tutte le caffetterie, tavole calde e fast food che offrono proposte salutari per migliorare la loro offerta e permettere ai consumatori di concedersi un pasto veloce, economico e sano al contempo. Lo scopo dell'attività, però, è anche quello di mettere a disposizione uno spazio per artisti e attività culturali di Plumstead, incoraggiando i diversi gruppi a “esplorare il loro potenziale creativo in un ambiente accogliente”.
Il café come punto di aggregazione
Insomma, un progetto culturale ancor prima che gastronomico, un punto di ritrovo che nel buon cibo e nella convivialità della tavola trova la chiave di volta per congiungere le tante anime del quartiere. Fra i primi ad accogliere con entusiasmo il locale, il consigliere Danny Thorpe, a capo del Royal Borough of Greenwich, che ha commentato: “Questo è un progetto di cui beneficeranno le comunità locali e un punto di forza per l'intera zona. Incoraggio tutti a venire a trovare questi ragazzi che hanno lavorato sodo almeno una volta”.
The Slade Café – Londra – Plumstead Common Road, 342 – facebook.com/sladecafe
a cura di Michela Becchi