È il ministro Martina a preannunciare l'impegno del Governo per regolare il settore vitivinicolo italiano: “In arrivo le regole per la semplificazione”. “A trent'anni dallo scandalo del metanolo l'Italia punta ad avere una sola norma di riferimento per il settore vitivinicolo, unificando, aggiornando e razionalizzando le leggi esistenti”; così il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, che presenterà nel dettaglio a Vinitaly il Testo unico del vino approvato in Commissione agricoltura alla Camera. L’arrivo del Testo unico, ricorda la Coldiretti, taglia del 50% il tempo dedicato alla burocrazia che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi enti che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamenta il settore.
“Ora è importante andare avanti nell'iter parlamentare e arrivare presto all'approvazione definitiva. Lo dobbiamo a un settore che vale più di 14 miliardi di euro e in questi anni ha dimostrato di essere a tutti gli effetti un modello”. Gli fa eco Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura a Montecitorio: “Con il via libera al testo definitivo del Codice della vite e del vino abbiamo rispettato l’impegno che ci eravamo assunti un anno fa al Vinitaly di Verona. Proprio al tradizionale appuntamento veronese illustreremo i provvedimenti nel dettaglio, con le ultime modifiche apportate all’articolo destinato all’approvazione entro poche settimane”.E continua: “In questi due anni abbiamo affrontato un lavoro enorme che porta a un testo organico, in grado di dare ai produttori risposte complete sotto ogni punto di vista, costruite intorno ai due assi portanti della semplificazione amministrativa e della sicurezza alimentare”.