Terra e Cuore. Dall’Elba a Verona
Terra e Cuore è il progetto che un anno fa si è concretizzato a Verona con l’obiettivo di proporre un gelato buono e naturale nel capoluogo veneto. La storia di questa curiosa start up, però, affonda le radici nella terra dell’isola d’Elba. Su quella terra, al largo della costa toscana, infatti, pascolano le capre che forniscono il latte per la produzione del laboratorio scaligero. Terra e Cuore, non a caso, è anche il nome della fattoria elbana che ospita l’agrigelateria biologica da cui l’idea perfezionata dal team guidato dall’imprenditore Antonio Scuderi ha preso le mosse. Con l’intenzione di proporre un prodotto sano e gustoso, infatti, Terra e Cuore ha coniugato le qualità di una materia prima certificata con la ricerca avviata in collaborazione con l’Università di Scienze Alimentari di Parma. Da questo incontro è nato un gelato sano, leggero e digeribile, privo di glutine e con l’80% in meno di grassi rispetto a un prodotto convenzionale. Lungi dall’essere un gelato “costruito” in laboratorio, però, il metodo artigianale continua a essere centrale nelle fasi di lavorazione seguite a Verona, supervisionate dallo chef Luca Bono.
Il gelato fatto col latte di capra
Grazie a questa formula, la prima gelateria, aperta in via dei Carmelitani Scalzi, ha riscontrato l’apprezzamento del pubblico, confermato nei mesi del lockdown dal successo di delivery e take away. Così, Terra e Cuore, al motto di “buono per natura”, raddoppia nel quartiere Borgo Trento, con il nuovo punto vendita di via IV Novembre, che è solo parte di una strategia ben più diversificata di espansione del marchio. Ma andiamo con ordine. La nuova gelateria proporrà i gusti “classici” di Terra e Cuore, come la collezione di creme realizzate con latte di capra (fiore all’occhiello è la Macchia Mediterranea, fiordilatte di capra con dodici erbe raccolte sull’isola d’Elba); ma anche frutta e creme senza latte, granite e cremolate, oltre a monoporzioni gelato, che coniugano arte pasticcera e gelatiera, frutto della collaborazione tra Luca Bono e Giulia Cerboneschi (anima della pasticceria Sweet Giulia, a Manerba sul Garda).
Una realtà in crescita
L’originalità della proposta e la ricercatezza dei gusti – dal sorbetto pesca e nepitella alla crema fragola e lavanda, passando per lo speziato sorbetto kumkum, con lime, zenzero e curcuma – permettono di puntare in alto: “Il nostro piano di sviluppo non si ferma” spiega Scuderi “Attraverso l’apertura di nuovi punti vendita e collaborazioni sempre più intense col mondo della ristorazione di qualità, scegliamo di continuare a investire e crescere, creando posti di lavoro e opportunità per i nostri partner e fornitori. Il nostro prodotto non è solo cibo, ma anche un racconto del saper fare e del territorio italiano”. L’azienda conta oggi collaborazioni con oltre cinquanta realtà del mondo Ho.Re.Ca., tra cui una partnership con Signorvino, per cui Terra e Cuore ha ideato una linea personalizzata di gelati gourmet (come il fiordilatte di capra con riduzione all’Amarone e croccante di mandorle), e un sorbetto al bicchiere, proposti agli ospiti dei locali della catena. Il futuro vedrà l’apertura di nuove gelaterie, fino a raggiungere i dieci punti vendita in tre anni, tra Veneto e Lombardia, senza escludere però qualche incursione all’estero, quando la situazione sarà rientrata nella normalità.
Chi volesse, però, può recarsi sull’isola d’Elba per visitare l’allevamento di capre di Vincenzo Bono e Paola Della Rosa, che dirigono la fattoria di Portoferraio. E con l’occasione assaggiare anche yogurt e formaggi freschi ed erborinati della casa. La vista vi ripagherà del viaggio.