Le difficoltà della ristorazione a Firenze
Tra le città italiane più colpite dalla desertificazione dei centri storici che è diretta conseguenza della paralisi del turismo internazionale, Firenze sta attraversando mesi molto difficili. Ristorazione e settore l’ospitalità scontano l’assenza di visitatori stranieri e, nelle ultime settimane, una nuova chiusura forzata delle attività, determinata dall’inserimento in zona rossa della Toscana. In attesa di riprendere, ci si muove tra restrizioni e speranze con l’intenzione di sopravvivere alla crisi. E l’amministrazione cittadina prova a sostenere uno degli asset più importanti per l’offerta turistica del territorio. Se, nei giorni scorsi, ha fatto discutere l’ordinanza varata per scongiurare gli assembramenti (in sostanza, il divieto di consumare prodotti da asporto, caffè compreso, nel raggio di 50 metri dal locale interessato, per sensibilizzare il pubblico a una corretta fruizione del servizio take away), ora il sindaco Dario Nardella prova a riconquistare la fiducia degli esercenti annunciando la proroga delle concessioni per l’occupazione di suolo pubblico a tutto il 2021.
Tavolini all’aperto per tutto il 2021
Dunque, in città, bar e ristoranti potranno usufruire gratuitamente di un dehors su strada, grazie alla concessione straordinaria già approvata nei mesi scorsi e finora valida fino al 31 dicembre 2020, che si protrarrà nel nuovo anno, nel tentativo di dare respiro al settore e riconquistare la fiducia dei clienti che vogliono concedersi un pasto fuori limitando i rischi. Firenze, come altre città d’Italia e del mondo, si è dimostrata da subito favorevole a garantire più spazio all’aperto per lo svolgimento delle attività di ristorazione: soluzione che si è rivelata preziosa durante l’estate, e potrebbe dare ulteriore slancio a partire dalla prossima primavera. E infatti è favorevole l’accoglienza riservata all’annuncio da Confartigianato Imprese Firenze: “È stata una misura che ha avuto un ottimo successo, portando benefici soprattutto a quei locali che non potevano rispettare il distanziamento dei clienti all'interno e permettendo di garantire un servizio in assoluta sicurezza” ha spiegato il segretario generale Jacopo Ferretti. “Insieme ce la faremo”, twitta a proposito il sindaco Nardella, che si dichiara intenzionato a sostenere l’economia locale anche con un fondo per le piccole imprese. “Lasceremo la possibilità di occupare maggiore spazio di suolo pubblico con sedie e tavolini a tutti i locali”, continua accodandosi all'endorsement che Dario Franceschini aveva sostenuto in occasione dell'Assemblea annuale Fipe, pochi giorni fa ("le città sono più belle, vivibili, e anche più sicure con meno macchine parcheggiate e più dehors").
Il tema, quando sarà possibile riaprire e tornare ad allestire i nuovi dehors in strada, sarà quello di controllare che tutti rispettino le regole, perché l’iniziativa si trasformi davvero in un bel caso di riarredo urbano che valorizzi lo spazio pubblico a beneficio della collettività. E di chi, al servizio del pubblico, lavora con serietà.