A Firenze i cittadini di un palazzo vincono la loro battaglia contro i dehors degli esercizi pubblici, in particolare di quelli di un'enoteca in piazza Santa Maria Novella - una delle zone più frequentate dai turisti che arrivano in città - che non potrà avere i tavoli all'aperto senza l'autorizzazione dei condòmini del palazzo vicino al quale ha sede il locale. Il Tribunale amministrativo regionale (Tar), infatti, ha annullato l'autorizzazione comunale concessa per l'installazione di un dehors di un'enoteca fiorentina. La decisione è stata presa in seguito al ricorso presentato dai condòmini dello stabile adiacente, che si erano opposti alla concessione senza aver dato il proprio assenso, come richiesto dal regolamento comunale.
Niente tavoli all'aperto
Secondo quanto riporta il Corriere Fiorentino, la vicenda ha avuto inizio lo scorso aprile, quando il nuovo locale, situato nel cuore di Firenze, aveva richiesto al Comune l'autorizzazione per l'occupazione temporanea di suolo pubblico. Il progetto prevedeva l'installazione di una pedana e due ombrelloni per la ristorazione all'aperto. Nonostante l'approvazione da parte di Palazzo Vecchio, che aveva dato indicazioni specifiche per il posizionamento degli arredi esterni a ridosso dell'edificio, i condòmini avevano sollevato numerose perplessità. Non avendo ottenuto risposte soddisfacenti, i residenti hanno deciso di rivolgersi al Tar lo scorso giugno, chiedendo l'annullamento delle concessioni comunali. La loro preoccupazione principale riguardava il mancato consenso all'installazione delle strutture, che secondo il regolamento comunale è indispensabile per le occupazioni che aderiscono ai fabbricati.
Ombrelloni pericolosi
Durante il processo, è emerso che gli ombrelloni installati dall'enoteca arrivavano a lambire il primo piano dell'edificio, costituendo un potenziale pericolo. Inoltre, la pendenza degli ombrelloni provocava la ricaduta dell'acqua piovana sulla facciata del condominio e sul portone d'accesso. I giudici hanno anche considerato l'ostruzione causata dalla fila di clienti che si formava davanti all'accesso del dehors, il quale affacciava direttamente sullo spazio antistante il portone del condominio. Il Tar ha accolto le ragioni dei condòmini, sottolineando la necessità del loro consenso per tali installazioni e ribadendo l'importanza di una delibera assembleare per approvare modifiche di questo tipo. Inoltre, i condomini avevano evidenziato la già elevata presenza di installazioni simili nella piazza, rendendo superflua un'ulteriore saturazione con nuove strutture.