Tassoni: la storia
C’era una volta (pare a metà del XVIII secolo) una spezieria nel centro di Salò, una bottega-laboratorio specializzata in medicamenti a base naturale. È qui che la famiglia Bondoni produce e vende tanti distillati, a partire dall’acqua di cedro, ottenuta dalle scorze di cedri (‘citrus medica’) coltivati negli agrumeti gardesani. La data chiave è il 1793 quando la spezieria diventa una farmacia e continua a produrre distillati a base di cedro. Nel 1868 la proprietà passa al Marchese Nicola Tassoni, che le dà il nome, e nel 1884 viene acquisita da Paolo Amadei. Altra data fondamentale in questa bellissima storia italiana: il 1921, quando nasce lo Sciroppo Cedrata Tassoni da miscelare con l’acqua, ma sono gli anni ’50, con la diffusione delle bibite gassate, che segnano il lancio della bibita così come la conosciamo, proposta per la prima volta nella celebre bottiglietta a buccia d’agrume, accolta con grande entusiasmo dal pubblico. Lo spot che ha Mina come testimonial è uno dei più famosi della tivù anni ’70 (e anche uno dei più longevi della storia). Tassoni mantiene la produzione a Salò e rimane di proprietà della famiglia Amadei per quattro generazioni fino al 2021 quando viene acquisita dal Gruppo Lunelli.
La nuova era di Tassoni nel gruppo Lunelli
230 anni dopo dalla nascita della farmacia salodiana, inizia la nuova era. All’insegna di un claim ambizioso quale il ‘lusso di osare’. “Identifica il nuovo posizionamento di Tassoni: controcorrente e anticonformista. Chi lo sceglie vuole stupire, cerca una proposta alternativa, non convenzionale e autentica” spiega il trentino Matteo Lunelli, amministratore delegato del Gruppo Lunelli e presidente di Tassoni. Il restyling è d’immagine e di sostanza: nel primo caso si gioca bene sul liberty gardesano anni ’20 (nel logo, nell’etichetta, nel nuovo, elegante calice a coppa in esclusiva), nel secondo su un riallineamento e potenziamento dell’offerta. La collezione Tassoni ora si compone di quattro soft drink destinati al consumo liscio – Cedrata, Tonica al Cedro, Chinotto Bio e Sambuco Bio – quattro proposte ideali per la miscelazione – Tonica Superfine, Ginger Ale, Ginger Beer e Soda La Classica – e il nuovo Dry Gin, creato con nove botaniche selezionate tra cui l’essenza di cedro e firmato da un maestro quale Bruno Vanzan. Continuano a fare parte della Collezione altri prodotti storici come gli sciroppi (al cedro, amarena, menta, cedromenta, lampone, limone, menta bianca, sambuco e tamarindo) e l’Acqua di Tutto Cedro, un liquore a base di delicate e profumate note di cedro, leggermente alcolico.
La strategia
È una precisa strategia a 360° di un gruppo che solo con i celebrati Trento Doc vende 7 milioni di bottiglie all’anno e nel portafoglio annovera brand noti quali Surgiva (acqua minerale), Bisol (Prosecco) e Segnana (grappa). Due anni fa sorprese l’acquisizione dell’azienda gardesana, che non produceva acqua minerale né utilizzava alcol. “Tassoni è perfettamente in linea con la volontà del Gruppo Lunelli di creare un vero polo dell’eccellenza del bere italiano ed è apparso da subito un brand con grandi potenzialità. Riteniamo che si possano creare forti sinergie su vari fronti e, in particolare, in termini di distribuzione con Surgiva. Il nostro è un ambizioso piano di rilancio che punta a rendere Tassoni il luxury soft drink italiano per eccellenza. Ci aspettiamo un consolidamento della marca in Italia e una forte crescita oltreconfine con l’ingresso anche nel mondo della mixability” prosegue Lunelli.
Il legame con il territorio
Come è normale per i Lunelli, lo spirito imprenditoriale è legato fortemente ai territori. “Il lago di Garda è un tesoro condiviso anche dal Trentino e i suoi venti da sempre influenzano il clima dei nostri vigneti. Vanta scenari meravigliosi, borghi suggestivi ed una proposta turistica ed enogastronomica di alto livello all’insegna di uno stile di vita italiano raffinato. Lo stabilimento di Tassoni è nel cuore di Salò, a pochi passi dalla riva del lago e ogni volta sono affascinato e colpito dall’atmosfera che questo luogo sa trasmettere in ogni stagione. Tra l’altro, quest’anno abbiamo svolto proprio in un ristorante di Salò il nostro tradizionale pranzo di famiglia con i cugini e i nipoti a conferma del crescente legame con questo mondo d’acqua” sottolinea Lunelli. Di sicuro, ci sono tutte le premesse perché Tassoni navighi di poppa e non di bolina.
a cura di Maurizio Bertera