Street food mania. Dalla guida alle apecar
Di street food ormai parlano tutti, ma il Gambero Rosso la diffusione di questa tendenza travolgente l'aveva anticipata in tempi non sospetti, quando ancora non si parlava di festival di food truck – almeno in Italia – il numero di api e minivan scorrazzanti per la Penisola era molto più esiguo e il compito di preservare la memoria del cibo di strada era affidato a qualche insegna senza troppe pretese nei vicoli popolari delle grandi città, ai chioschi tradizionali, ai mercati tradizionali. Sì, perché di cibo semplice, riciclo degli scarti, cultura del quinto quarto e via dicendo, in un Paese ricco di tradizioni regionali e prodotti di qualità si è sempre parlato. E la prima edizione della guida Street Food, nel 2013, fotografava quell'Italia, ricercando sul territorio le espressioni più autentiche di un'eredità antica e le proposte innovative in grado di restituire nuova linfa al settore. Ecco perché, a distanza di tre anni, è bello riscontrare che il dialogo con quel mondo, che oggi necessita di una guida ancora più puntuale per distinguere il buono dall'improvvisazione, prosegue e si approfondisce, sfruttando nuovi canali per condividere la “street food mania”. E così anche la Città del gusto di Roma, all'ora di pranzo, si trasforma in una piazza golosa per scoprire gli sfizi da passeggio che imperversano per la Capitale.
Pausa pranzo alla Città del gusto di Roma
Quindi, se passate per via Ottavio Gasparri, zona Monteverde-Casaletto a pochi metri da Villa Pamphili, buttate un occhio verso la grande facciata vetrata del Gambero Rosso: nello spazio antistante potreste avvistare l'apecar che fa al caso vostro dopo una rinfrancante passeggiata nel verde della Villa. L'appuntamento con lo street food delle 13 si protrae già da qualche tempo, grazie all'Aperomeo, in visita alla Città del gusto ogni mercoledì, carica di panini gourmet e piatti ideati per una pausa pranzo veloce, pratica e di qualità: bruschette con vignarola, burrito di Romeo vegetariano, insalata di tuberi, panino con pastrami, insalata di quinoa e molto altro. Ma in via Ottavio Gasparri transitano anche la nuova Ape fFrish, con fritture di pesce e sfizi di mare, l'Ape Magna – già nota agli affezionati dei festival di strada per i suoi cartocci di arrosticini di pecora o Chianina – e nelle prossime settimane si uniranno al gruppo le apette dell'Associazione ABI.
Anche in questo caso design curato che strizza l'occhio al vintage e pietanze regionali realizzate con prodotti di qualità; ci sono il baccalà in pastella e le pizzottelle fritte con passata di pomodoro biologica dell'Ape Fritto, i ravioli alla gricia preparati su un Piaggio Porter dai ragazzi di Griciaroad, le specialità della tradizione pugliese di Apulia, tra panini con salsiccia Zampina di Sammichele, bombette e polpo arrosto. E per chiudere, il furgone Fiat 900 di SorPasto, dove due chef reinterpretano la ricetta tradizionale delle polpette, proposte in più varianti: con ortica, cacio e pepe, pesto di agrumi. Ma c'è pure l'immancabile sugo della nonna. Che aspettate a venirci a trovare?
Città del gusto di Roma | via Ottavio Gasparri, 13 | www.gamberorosso.it/it/citta-