I numeri riportati dal New York Times in un recente articolo dal titolo "A Simple New Technique Could Make Your Eggs More Humane" danno subito l'idea della vera e propria strage di pulcini maschi imputabile all'industria delle uova. 300 milioni di nascite ogni anno solo negli Usa che diventano 6,5 miliardi su scala mondiale. Quasi 200 pulcini maschi uccisi ogni secondo. Il perché è semplice: la carne di pulcino maschio non è considerata così pregiata e quindi viene scartata.
Il problema della produzione di uova
Nel settore delle uova, il sesso dei pulcini neonati è determinato manualmente nell’incubatoio, in seguito alla schiusa. Data l’incapacità di deporre le uova, i pulcini maschi sono considerati dall'industria dei sottoprodotti indesiderati della produzione di uova e vengono uccisi poco dopo la determinazione del sesso dei pulcini a un solo giorno d’età. Un bagno di sangue che giustamente viene percepito sempre più come un problema crescente per questo settore tanto che negli Stati Uniti molti consumatori si sono opposti a questo tipo di pratiche e in diversi Paesi vengono proposte nuove leggi per vietarle.
L'esempio dell'Europa
La tecnologia di identificazione del sesso si sta espandendo rapidamente in tutta Europa, trasformando il modo in cui funziona l’industria delle uova. Ora, infatti ci sono diverse aziende che offrono tecnologie per rilevare se un uovo contiene un pulcino maschio o femmina. Permette agli incubatoi di incubare solo le femmine, che diventeranno galline ovaiole, e significa che i pulcini maschi non dovranno essere abbattuti subito dopo la schiusa. Anche la normativa si è presto adeguata alle esigenze di benessere animale e alle pressioni dei consumatori tanto che in Germania, per esempio, l’abbattimento dei pulcini maschi è diventato illegale dal gennaio 2022 e anche in Francia non è più permesso. Per quanto riguarda le tecnologie per l'ovosessaggio, oggi in Europa ne sono disponibili di due tipi: un metodo prevede l'acquisizione di immagini non invasive delle uova in incubazione per determinare il sesso degli embrioni, mentre un altro consiste nel praticare un piccolo foro nel guscio dell'uovo per campionare e analizzare il fluido all'interno.
Gli Stati Uniti e il problema delle uova non sostenibili
Come ben descritto dall'articolo del Nyt, in questo ambito gli Stati Uniti sono rimasti indietro nonostante l'impegno non vincolante assunto dalla lobby di produttori United Egg Producers di porre fine all'abbattimento dei pulcini entro il 2020. Il gruppo, che rappresenta i produttori di oltre il 90% delle uova vendute nel Paese, ha affermato che le tecnologie per l'ovosessaggio non sono ancora disponibili sulla scala necessaria per l'industria americana delle uova.
La normativa in Italia
In Italia circa 40 milioni di pulcini vengono uccisi ogni anno dall’industria delle uova. Il nostro Paese lo scorso anno, con un apposito decreto legislativo, si è adeguato al Regolamento europeo 1099/2009 ampliandolo nei contenuti. Nel testo si legge che è necessario "prevedere specifiche e progressive misure finalizzate ad introdurre, entro il 31 dicembre 2026, il divieto di abbattimento selettivo dei pulcini di linea maschile delle galline della specie Gallus gallus domesticus provenienti da linee di allevamento orientate alla produzione di uova non destinate alla cova". In sostanza, entro la fine del 2026 l'Italia non ucciderà più pulcini grazie alla pratica dell'ovosessaggio.