Quella della Terra dei Canguri รจ una cucina di cui si parla poco ma che riserva golose sorprese agli amanti dei sapori piรน decisi. Una tavola frutto di diverse contaminazioni culturali, a cominciare da quella britannica, la prima ad attecchire dopo il lungo processo di colonizzazione, senza dimenticare le piรน antiche usanze lasciate in ereditร dagli indigeni che occuparono il territorio per piรน di 50mila anni, sviluppando un modello di dieta arcaico, quello dei cacciatori-raccoglitori, i cosiddetti bush tucker. Oggi la cucina australiana รจ complessa e sfaccettata, e puรฒ fare affidamento su ricette, piatti e prodotti singolari. A cominciare dalla prima colazione.
Vegemite, la crema di lievito di birra per colazione
Partendo, in particolare, da una delle specialitร piรน controverse di tutte, uno di quei prodotti in grado di spaccare in due la schiera di consumatori: pro e contro. Probabilmente uno dei primi sapori che torna alla memoria di chiunque abbia intrapreso un viaggio in Australia: la Vegemite, la crema spalmabile dalla consistenza collosa a base di estratto di lievito. Si tratta di un marchio registrato della Kraft, che gli australiani chiamano orgogliosamente โour national foodโ, โcibo nazionaleโ, da anni battezzato icona culturale del Paese. Per gustarla al meglio, occorre spalmarla su una fetta di pane in cassetta tostato e imburrato, ma puรฒ essere anche (a piccole dosi) utilizzata in cucina, oppure per accompagnare i formaggi.
Love it or hate it: dalla Marmite inglese alla Vegemite
Creata a Melbourne nei primi anni โ20, la Vegemite รจ la versione australiana dalla cugina britannica Marmite, prima crema di estratto di lievito al mondo, nata nel Regno Unito e da subito divenuta oggetto di dibattiti: con il suo odore pungente e il sapore caratteristico (in molti lo associano al gusto umami), la Marmite ha infatti polarizzato lโopinione dei consumatori tra estimatori e detrattori, diventando famosa in tutto il Paese con il celebre slogan โLove it or hate itโ (โAmala o odialaโ). Colpito dal gusto particolare di questa specialitร made in UK, nel 1922 il fabbricante australiano Fred Walker chiese al chimico Cyril Callister di realizzare un prodotto simile. Inizialmente guardata con diffidenza dai consumatori, la salsa ha iniziato a raccogliere i favori del pubblico australiano attorno agli anni โ30, quando Walker ha garantito alla Kraft tutti i diritti del prodotto, facendo cosรฌ leva su un marchio giร conosciuto e popolare. Tanto da diventare, durante la Seconda Guerra Mondiale, uno dei cibi piรน consumati fra le truppe.
Avocado con uova: la moda del superfood
Seppur di origine latino americana, lโavocado non manca mai sulle tavole degli australiani al mattino, solitamente accompagnato con uova strapazzate o in camicia, oppure formaggi e prosciutto. Una specialitร che puรฒ fregiarsi, secondo la moderna scienza nutrizionale, dellโappellativo di superfood. Ma perchรฉ? Ricco di grassi e piuttosto impietoso per computo di calorie - sono circa 170 quelle contenute in 100 grammi di prodotto โ il bilancio di pro e contro del frutto appartenente alla famiglia delle Lauracee restituisce un risultato decisamente incoraggiante: a fronte di un'alta percentuale di grassi monoinsaturi (quelli, per intenderci, che contrastano il livello di colesterolo cattivo nel sangue e operano da protettori dell'apparato cardiovascolare), e una piรน ridotta quantitร di grassi polinsaturi (omega3), l'avocado contiene pochissimi carboidrati e per questa combinazione รจ un buon regolatore della glicemia, quindi ottimo per i diabetici.
Lamingtons, i dolcetti del Lord del Queensland
Non mancano ricette dolci, perfette per accompagnare una buona tazza di tรจ o caffรจ. Protagonisti della pasticceria australiana sono i lamingtons, piccoli dolcetti di pan di Spagna farciti con confetture di frutta e ricoperti di cioccolato e scaglie di cocco essiccato. Nati, come spesso accade, per errore. A ripercorrere le origini di questa prelibatezza, Maurice French, professore di storia dellโUniversitร del Queensland, che sostiene che la storia del prodotto sia legata a doppio filo con Lord Lamington, in servizio per il Governatore del Queensland dal 1896 al 1901. Lโipotesi piรน accreditata vuole che sia stato lo chef del Lord, Armand Galland, a creare questa specialitร con gli avanzi del giorno prima: per ammorbidire il pan di Spagna, il cuoco immerse le fette nel cioccolato, e le cosparse poi con lโunico ingrediente che aveva a disposizione, il cocco, sempre presente nella sua credenza per via delle origini tahitiane della moglie. Gli ospiti di Lord Lamington gradirono cosรฌ tanto quel dolce improvvisato che chiesero allo chef di avere la ricetta.
Anzac biscuits: i biscotti dei soldati
Dalla torte alla pasticceria secca: a fare la parte del leone sul fronte dei biscotti sono gli anzac biscuits, frollini diffusi in tutta lโAustralia e Nuova Zelanda, a base di fiocchi dโavena, farina, cocco disidratato, zucchero, burro, golden syrup (sciroppo dolce prodotto con zucchero caramellato, acqua e limone), bicarbonato di sodio e acqua bollente. Il nome deriva dalla sigla delle forze armate australiane e neozelandesi (ANZAC): sembra, infatti, che in tempo di guerra le mogli dei soldati fossero solite inviare ai loro cari questi biscotti, perchรฉ erano quelli maggiormente in grado di mantenere la freschezza anche nei lunghi periodi di tempo del trasporto via nave. Da non confondere con i cosiddetti โwafer Anzacโ o โtavolette Anzacโ, una specie di gallette dure fornite allโesercito come sostitutivo del pane.
La ricetta: gli anzac biscuits di Lorenza Barletta e Ludovica Frigieri
Ingredienti
150 g. di farina 00
100 g. di zucchero di canna
70 g. di fiocchi dโavena
50 g. di farina di cocco essiccato
120 g. di burro
2 cucchiai di golden syrup (o miele)
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaio di acqua bollente
In una ciotola mescolare la farina, i fiocchi dโavena, il cocco essiccato e lo zucchero di canna. In una casseruola, sciogliere il burro con il miele (o il golden syrup), e aggiungere poi il bicarbonato precedentemente sciolto in un cucchiaio di acqua bollente (il composto a contatto con il bicarbonato farร una schiuma). Versare ora il composto di burro sugli ingredienti secchi. Mescolare bene con lโaiuto di una spatola o con le mani e poi cominciare a formare delle palline, da schiacciare a forma tonda (diametro di circa 3-5 cm). Adagiare i biscotti sulla teglia foderata di carta da forno e cuocere in forno preriscaldato a 160ยฐC per 15/20 minuti circa, fino a che non prenderanno il classico colore ambrato.
a cura di Michela Becchi