L’antica usanza di regalare maialini di marzapane per Capodanno: ecco perché portano fortuna

29 Dic 2024, 07:25 | a cura di
Teneri e dolcissimi, questi maialini sono il regalo perfetto da fare per l'anno nuovo: del resto, l'animale è sempre stato sinonimo di abbondanza e felicità

Simbolo di prosperità e benessere, i maiali hanno sempre rappresentato un segno di buon auspicio. Non c’è da stupirsi, allora, se in alcuni paesi del Nord Europa (Austria e Germania, in particolare) vengono confezionati in occasione di Capodanno come augurio di buona fortuna. Naturalmente, in versione dolce, tutti fatti di marzapane.

Maiale, il simbolo di fortuna da regalare a Capodanno

Un omaggio dolcissimo che nasconde diversi significati. Antichi greci e romani consideravano dei privilegiati coloro che possedevano dei maiali, uno degli alimenti più sostanziosi, in grado di soddisfare le esigenze di intere famiglie per molte settimane. Gli animali erano considerati poi simbolo di fertilità e forza: quelli in marzapane che vengono regalati il 31 dicembre si chiamano glücksschwein e sono dei portafortuna spesso abbinati alla statuetta di un cavaliere che tiene in bocca una monetina, per auspicare ricchezza e abbondanza.

L’importanza del maiale nel Medioevo

Per capire l’importanza di questo simbolo per i paesi germanici, basti pensare che nella lingua tedesca si usa dire schwein gehabt, «ho preso un maiale» per indicare uno stato di fortuna. Non c’è un’unica teoria circa l’origine di questa usanza, ma probabilmente deriva dall’antica tradizione medioevale di regalare un maiale a chi arrivava ultimo nelle gare di tiro: un premio di consolazione niente male per il tempo. La figura del maiale, poi, è sempre stata usata nei giochi delle carte, così come nei talismani.

Marzapane, l’antica preparazione araba

Alla base del dolcetto, il marzapane, una delle preparazioni più antiche di sempre. Curiosa è l’etimologia della parola: marci panis, ovvero «pane di Marco», anche se molti ritengono che derivi dall'arabo maw-thabán, termine con cui si indicava la moneta d'argento mediorientale che corrispondeva a un preciso quantitativo di impasto dolce fatto con zucchero, mandorle e acqua di rose. Il marzapane, appunto, preparazione indissolubilmente legata alla Sicilia - dove raggiunge la sua massima espressione con la frutta martorana - ma diffusa in tanti altri Paesi. Nonostante sia complesso rintracciarne le origini precise, è chiaro che le sue radici affondano nella cultura araba, che l'ha poi introdotto in Europa intorno all'anno Mille durante la dominazione islamica della Sicilia.

panetto di marzapane e mandorle

Prima ancora, dolcetti simili erano prodotti dagli antichi Etruschi in occasione dei rituali funebri, ma la prima ricetta codificata viene da Venezia (che ne rivendica la paternità anche per via del nome, «pane di Marco») e risale al 1300: in quel periodo, la repubblica marinara era fra le poche a reperire gli ingredienti più rari e pregiati come lo zucchero e le mandorle, alla base del prodotto.

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