Torrone dei morti: storia del dolce napoletano da preparare per il 1° novembre

27 Ott 2024, 08:52 | a cura di
Se vi trovate a Napoli non potete perdere questa bontà: un dolce cremoso immancabile sulla tavola nel giorno di Ognissanti, in passato preparato per accogliere i defunti in visita dall'aldilà

Nei giorni precedenti alla festa per le vie di Napoli si trova un po’ ovunque: forni, pasticcerie ma anche bancarelle sparse per la città, venditori ambulanti che hanno fatto del torrone dei morti la loro specialità. La ricorrenza di Ognissanti in Campania è sacra, e come ogni festa che si rispetti, viene onorata con del buon cibo, un tempo portato in dono ai defunti da parte dei bambini come segno di rispetto.

Gay Odin

Torrone dei morti, un dono per i defunti

Quella del consolo è una tradizione antichissima in Italia: un tempo era d'obbligo portare zucchero e caffè alle persone in lutto. Ma oltre a confortare i vivi, si usava anche lasciare dei doni sulla tomba delle persone care passate a miglior vita. Si narra, poi, che la notte tra il 1 e il 2 novembre i defunti tornino a far visita ai loro parenti, ecco perché in molte regioni italiane si lasciano dei dolcetti per familiari e amici in arrivo dall’aldilà. Prodotti come le ossa dei morti, il pan dei morti, oppure il torrone nel caso della Campania: non quello duro e croccante delle feste di Natale, ma uno morbido e cremoso, ripieno di nocciole intero e ricoperto da un goloso strato di cioccolato, da consumare tradizionalmente alla fine del pranzo di Ognissanti in famiglia.

Cioccolato Mario Gallucci

Com'è fatto il torrone dei morti

Chiamato anche ‘o murticiell in dialetto locale, il torrone dei morti viene solitamente venduto a pezzi, a peso, è di forma allungata e oggi viene preparato in diverse varianti, come quella al caffè, oppure al pistacchio. Nelle pasticcerie è un must, ma se volete provare quello delle storiche cioccolaterie napoletane, potete provare da Gay Odin, Cioccolato Mario Gallucci, Cioccolateria Silva o Dolce Idea Gennaro Bottone. È tradizione portarlo in dono durante il pranzo del 1 novembre, ma potrete gustarlo già da metà ottobre.

Dolce Idea Gennaro Bottone

La versione tradizionale è fatta con un ripieno di crema alba, preparazione a base di grassi vegetali, latte, zucchero e aromi, a cui vengono aggiunte nocciole intere. Il tutto ricoperto da uno spesso strato di cioccolato fondente: non c’è bisogno di cottura, il dolcetto viene fatto rassodare in frigorifero ed è in grado di conservarsi a lungo. Quando lo si prepara in casa, solitamente si utilizza una crema spalmabile al cacao e nocciole al posto della crema alba, per accorciare i tempi e ottenere comunque un risultato goloso.

Foto di apertura di Gay Odin

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