Estate, tempo di Spritz, bollicine, birre scolate in spiaggia con una fettina di limone: tutto è concesso nella bella stagione. Allora perché non provare lo schorle, la bevanda fresca made in Germania? Praticamente, il vino e gassosa dei nostri nonni, ma popolarissimo tra i giovani.
Schorle, vino e acqua gassata in Germania
Solo due ingredienti: vino e acqua gassata, in proporzioni variabili a seconda dei gusti. È la bibita del sud-ovest della Germania, immancabile durante feste e sagre di paese, e che si trova anche nei pub e locali: in questo caso, il vino deve essere almeno del 51%, a meno che il cliente non richieda espressamente una dose diversa. E se il vino è senza dubbio il prodotto più usato, uno schorle può essere fatto anche con succo di mela o altre bevande, purché mescolate con acqua frizzante. In sostanza, si tratta di un drink analcolico (o quasi) rinfrescante. Il vino può essere di qualsiasi tipo, anche se solitamente viene scelto un bianco: l’importante è che sia di buona qualità altrimenti, seppur diluito, non sarà piacevole al palato.
Apfelschorle, la versione analcolica con succo di mela
Non c’è una data precisa per la nascita dello schorle, ma si dice esista già da secoli, quando veniva preparato per rendere il vino più dissetante e anche piacevole, in un tempo in cui il sapore non era poi granché. La bassa gradazione alcolica lo rende perfetto per tutte le ore, anche nelle giornate più calde: non è raro, infatti, vedere persone sorseggiare uno schorle durante il brunch o la pausa pranzo. Lo si trova nei ristoranti e nei locali, ma anche nei negozi di alimentari, già pronto in bottiglia, specialmente nella versione con succo di mele, apfelschorle, altrettanto popolare e apprezzata specialmente da chi non beve alcol.