I pub del Regno Unito sono in crisi. Se ne parla da un po’, soprattutto da quel torrid Christmas del 2021, che ha messo in ginocchio un comparto che si è ritrovato con 37 milioni di pinte in meno servite tra Natale e Capodanno. Dopo la pandemia, guerra e inflazione hanno fatto il resto, e solo quest’anno hanno chiuso quasi 400 pub. E dire che, mai come adesso, la cucina delle vecchie Public Houses sta vivendo una fase più che felice.
I pub inglesi accolgono nuovi ingredienti
Sia chiaro, i pub nel Regno Unito restano un’istituzione. Basti pensare a quello che è successo dopo l’annuncio della chiusura del The Crooked House, il pub storto della cittadina di Dudley: la comunità si è subito attivata per salvare l’insegna e la petizione su Change.org che in poche ore ha raccolto migliaia di firme. Perché ai pub si va per mangiare un boccone, ma soprattutto per ritrovarsi con gli amici, o semplicemente fermarsi a scambiare quattro chiacchiere con chi sta dietro al bancone.
Sono luoghi dove accade la vita, e poi si mangia. E si mangia bene, anzi, benissimo. Non parliamo di eccezioni come il The Hand and Flowes di Tom Kerridge, il gastropub bi-stellato dove trovare proposte a prova di gourmet, ma dell’offerta media dei pub nazionali. I punti di forza? Innanzitutto, la varietà. Accanto ai grandi classici della cucina inglese, come la shepherd’s pie o il Sunday Roast, il tipico pranzo della domenica, si trovano sempre più spesso ingredienti insoliti come la ‘nduja, che sta riscuotendo un gran successo nel Paese, piatti di pesce più elaborati e ricette costruite attorno a specialità locali ricercate con cura e attenzione.
La rivincita delle insegne storiche dei paesini
Non più solo una cucina abbordabile con le certezze di sempre, ma un punto di ristoro che sa stupire con sapori diversi interpretati con intelligenza. Contaminazioni che si trovano ovunque, non solo nelle città cosmopolite come Londra: anche nei pub di quartiere o dei paesini più remoti ci si imbatte in menu originali. Nel Somerset, per esempio, c’è un paesino di nome Stoke-sub-Hamdon con un tipico pub da campagna inglese, il Lord Nelson, dove però si trovano falafel di barbabietola, paella di mare, scampi interi, kebab d’agnello e anche il pranzo della domenica in versione vegetariana con influenze marocchine. Ma per i tradizionalisti, niente paura, il fish and chips fatto a dovere non manca mai.
Sapori dal mondo con l'atmosfera di sempre
Spostandoci al Nord, a Dobcross, paese non lontano da Manchester, The Swan Inn è un porto sicuro per i più affamati, che possono fare affidamento su una solida cucina tipica, oppure optare per un buon hot pot, la piccantissima specialità cinese che negli ultimi anni è diventata sempre più in voga anche in Italia, o i gamberoni con la ‘nduja (di nuovo, il salume calabrese sembra far impazzire il popolo britannico), e tra gli special del giorno alle volte si possono trovare anche i cantucci fatti in casa.
Gli esempi sono tantissimi, basta entrare in un qualsiasi pub per averne la prova. E tra una bruschetta con formaggio di capra e un tikka masala, l’autenticità della cultura inglese resta ben salda nel menu. Così come nell’atmosfera, nelle pinte, in quell’odore di moquette misto al legno del bancone e alle tante birre spillate. E nei sapori che, ora più che mai, fanno sentire chiunque un po' a casa.
Che cos’è un pub se non un luogo dove tutti, British o meno, possono trovare un senso di appartenenza?