Il croccantissimo pane carasau: ecco dove comprare il migliore in Sardegna

31 Mag 2024, 17:41 | a cura di
Se finora lo avete assaggiato solo in purezza, è tempo di voltare pagina: il pane carasau sta bene davvero su tutto

Per chi non è sardo, l’idea del pane carasau non è poi così allettante. Una sfoglia croccante, saporita ma poco pratica per accompagnare le pietanze. Ecco, abbandonate pure questo preconcetto: se il pane carasau non vi piace è perché non lo state mangiando nel modo giusto. Questo velo croccante può essere consumato in maniera ben più creativa e diventare la base per una serie di pietanze golosissime, da tenere sempre a portata di mano in dispensa e perfetto per l'estate.

Cos'è il pane carasau sardo

Intanto, un po’ di storia: chiamato anche carta musica per via del rumore che emette quando viene spezzato, il carasau nasce in Barbagia e deve il suo nome alla carasatura, la seconda cottura a cui viene sottoposto. Le donne erano solite prepararne una versione primordiale già nel 1000 a.C. per assicurare agli uomini al lavoro nei campi un pasto sostanzioso e facile da conservare anche per lunghi periodi. Ecco il motivo della doppia cottura, che garantisce una durata maggiore al prodotto: l'impasto sottile viene prima passato in forno fino a gonfiarsi come un palloncino, per poi essere cotto di nuovo per trasformarsi in una sfoglia fragrante. Da conservare in un ambiente fresco e asciutto come la dispensa della cucina.

Come usare il pane carasau in cucina

Versatile e pronto all'uso, il carasau si può rivelare un felice salva-cena dell'ultimo minuto. Per assaporarlo in purezza, lo si può bagnare con un po’ d’acqua per ammorbidirlo, proprio come fanno i sardi. In estate, il risutlato è ancora più goloso se si usano dei pomodori maturi strusciati sopra: un filo d’olio, un pizzico di sale e il gioco è fatto. Una volta bagnato, diventa la base per qualsiasi ricetta: una preparazione tipica è quella del pane frattau, condito con sugo di pomodoro, pecorino e arricchito con un uovo in camicia in superficie, ma con questo sistema si possono realizzare anche lasagne e timballi in forno, con carne, pesce o verdure.

Pane guttiau, il carasau condito

Un’idea golosa è poi quella della finta pizza: basta bagnare diversi strati di carasau, sovrapporli aggiungendo un filo d’olio tra un foglio e l’altro, poi condire il tutto con pomodoro e mozzarella e cuocere  in forno. La pizza così ottenuta sarà croccante e saporita, perfetta da servire in triangolini per un antipasto diverso dal solito. Infine, c'è il pane guttiau, profumato con olio e rosmarino e passato in forno, giusto il tempo di diventare ancora più croccante: questo è un modo semplice per recuperare anche i pezzetti avanzati dalla rottura del pane, che spesso rimangono in fondo alla scatola. Conditi con olio e sale e cotti leggermente in forno diventeranno degli snack saporiti da sgranocchiare al posto delle patatine o aggiungere alle insalate.

Dove comprare il pane carasau in Sardegna

Si trova in tutti i grandi supermercati, ma per chi ha la fortuna di vivere in Sardegna, ecco quali sono i panifici migliori per un pane carasau artigianale.

Tundu

Il carasau a firma Rubano si chiama Tundu, si produce a Oliena ed è uno dei migliori sul mercato. La sfoglia è di semola di grano duro, a cui si aggiunge acqua, lievito madre e un pizzico di sale. Una volta infornato nel forno a legna il disco si gonfia, diventa un pallone e a quel punto viene sfornato, diviso in due sfoglie sottili sempre tonde e rinfornato. Il risultato è davvero degno di nota: c’è il sapore della semola ben presente, la parte leggermente amaricante e affumicata della cottura a fuoco, non mancano croccantezza e fragranza.

Tundu - Oliena (NU) - via Giorgio La Pira, 6/8 - 3281946041 - www.carasautundu.it

Su Civraxiu di Camisa

Su Civraxiu è il nome del pane più prodotto nel Sud della Sardegna, si tratta di una grossa pagnotta a lievitazione naturale e frutto unicamente di semola di grano duro. Naturalmente, non manca anche il carasau, pane onnipresente in tutta l’isola, qui realizzato a regola d’arte, cotto in forno a legna, fragrante e saporito.

Su Civraxiu di Camisa – Camisa, Castiadas - facebook.com/p/Su-Civraxiu-Forno-artigiano-a-legna-100064670172860/

Anticas Licanzias

Chiamarlo forno è riduttivo: qui si celebrano saperi e sapori di un tempo, non solo attraverso l’essenziale produzione di pane, dolci e pasta, ma anche tramite artigianato locale e i migliori prodotti gastronomici della Barbagia. Si può pure prendere un caffè, nelle vecchie tazzine di porcellana e, tornando alla panificazione, prima di tutto si rimane estasiati dal profumo che arriva dal forno a legna: il carasau è il re dell’insegna.

Anticas Licanzias – Nuoro – via Nicolò Ferracciu, 73 - facebook.com/p/Anticas-Licanzias-Pirari-100063620963713/

Gioi

Si viene qui non solo per tutto il reparto panetteria, ma anche per la gastronomia. Due i punti vendita, in via Loi e in via Azuni. Il pane è senza dubbio protagonista, prodotto quotidianamente e offerto in varie tipologie, nel rispetto della tradizione isolana, ma anche andando a pescare nelle più tipiche produzioni italiane contemporanee. Il carasau, naturalmente, non manca ed è realizzato con tutti i crismi.

Gioi – Iglesias (SU) – via Emanuele Loi, 30 - facebook.com/panificioartigianalegioi?locale=it_IT

Kentos

“A Kent’annos” in Sardegna è uno degli auguri più apprezzati e veritieri visto che è terra di centenari. È da qui che nasce il nome Kentos - Il Pane dei Centenari, dall’idea di Viviana Sarigu, fondatrice dell’azienda che diversi anni fa ha deciso di cambiare vita per dedicarsi alla panificazione. Pochi i pani prodotti: il Moddizzosu, una grande pagnotta di semola di grano duro, da mangiare a fette e da conservare nella dispensa visto che si mantiene a lungo; il Coccoi, sempre di semola, che veniva prodotta soprattutto durante le feste pasquali, e due tipi di Carasau.

Kentos – Cagliari – via Tiziano, 54 - facebook.com/kentosardegna/?locale=it_IT

Fancellu

Il forno di Salvatore Fancellu esiste dal 1960 e da allora ha sempre prodotto pistoccu. Sono sfoglie che subiscono una doppia cottura, sono spesse (a differenza del carasau) e vengono infornate prima su piastra di basalto (una pietra comune in queste zone), poi svuotate della mollica e reinfornate per conferire loro la croccantezza e per far sì che durino a lungo. C'è anche il carasau, disponibile in più versioni.

Fancellu – Montresta (OR) – via Roma - bistoccudimontresta.it/index.html

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