Pan con tomate: storia della “bruschetta” spagnola nata nelle campagne della Catalogna

30 Lug 2024, 13:35 | a cura di
Un pane semplice, rustico, bagnato con tanto succo di pomodoro fresco e condito con un filo d’extravergine: l’estate spagnola è servita

Pane e pomodoro è la soluzione a ogni pasto estivo, specialmente nei paesi mediterranei. L’Italia ha fatto di questo abbinamento una vera cultura, e la Spagna non è da meno: re dei pasti frugali è il pan con tomate, o pan amb tomaquet come si dice in Catalogna, dove si narra sia nato, una versione iberica della panzanella romana, ovvero due fette di pane su cui viene strusciato un bel po’ di pomodoro maturo (talvolta sostituito con della salsa di pomodoro). Olio, un pizzico di sale, magari un po’ d’aglio strofinato: pochi ingredienti per un grandissimo gusto.

Pan con tomate, la ricetta di recupero dei contadini

Un abbinamento felice è quello con il classico jamon, che spesso viene aggiunto al goloso spuntino, ma in verità pane e pomodoro non ha bisogno di grandi arricchimenti. È perfetto così, nella sua semplicità. Una ricetta di umili origini che ha preso vita tra le campagne catalane, dove le famiglie contadine usavano i pomodori più morbidi e ricchi di succo per ammorbidire e recuperare il pane raffermo, prezioso ingrediente che non poteva mai essere sprecato e che grazie all’ingegno delle persone meno abbienti è diventato protagonista di una serie di piatti deliziosi. Non ha una data di nascita precisa, il pan con tomate, ma la prima testimonianza scritta risale al 1884 e si trova nel libro Modo de cuynar a la mallorquina di Kaume Marti Oliver, che descrive il pamboli, inizialmente del semplice pane e olio, a cui dopo si è aggiunto il pomodoro.

Il pane casereccio da condire con il pomodoro

Alla base del piatto, il pan de payés, ovvero il "pane dei contadini", prodotto rurale tipico della tradizione catalana, in grado di conservarsi anche per molti giorni. Un cibo antico le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Nel medioevo, era il mugnaio del villaggio a svolgere la funzione di fornaio: era, infatti, abitudine comune che chi coltivava cereali e grani si occupasse anche della produzione di pane per tutta la comunità. Il prodotto veniva poi preparato anche in casa, di forma rotonda e con farine scure – grano e segale - almeno fino alla seconda metà dell'Ottocento. Verso l'inizio del Novecento i fornai iniziarono a creare nuove forme, che vennero battezzate con nomi diversi. Quello fatto in casa, semplice e dalla crosta spessa – elemento che consente alla mollica di mantenersi umida più a lungo – fino ad allora senza nome, venne allora chiamato pan de payés, a simboleggiarne l'identità modesta e familiare.

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