Alla fine è successo, l'olio extravergine d'oliva ha conquistato gli Stati Uniti. Anche quella terra che sembrava sempre così lontana, così ostica, così burrosa, si è lasciata persuadere dall'oro verde. Magari non si sono proprio convertiti, ma gli statunitensi hanno cominciato a mostrare un interesse crescente verso il prodotto, soprattutto se usato nei dolci. Tutto ha avuto inizio nel febbraio 2020, con la ricetta del New York Times per la torta all’olio extravergine di oliva, e poi due mesi dopo, in piena pandemia, con l'apertura della pasticceria di Los Angeles specializzata in bomb ass olive oil cake.
La torta all'olio amata dagli americani
A creare le torta all'olio "bomba" è stata Liz Roth, che aveva cominciato a vendere il dolce fatto in casa durante il lockdown per raccogliere fondi per un’associazione a sostegno dei senzatetto. Tra gli acquirenti, la sua amica d'infanzia Simone Harouche, fashion stylist che portò la torta a Kim Kardashian: la modella imprenditrice postò la foto sui social e la bomb ass olive oil cake iniziò a fare il giro del web. E così Liz, insieme all'amica Jaymie Wisneski, decise di aprire una pasticceria con tante variazioni di questo dolce.
Una torta semplice, dalla classica forma tonda, l’impasto soffice e compatto, ricoperta da uno strato generoso di zucchero a velo. Un dolce che ha ben poco a che fare con la pasticceria americana tradizionale, fatta di pies e torte a strati ricche di creme al burro, ma che in poco tempo ha conquistato tutti.
L'olio nei dolci
Una caffetteria su tre a New York ha oggi in carta l’olive oil cake, ricetta replicata (e modificata) da ogni blogger e influencer che si rispetti. Dopo la prima torta pubblicata nel febbraio 2020, il New York Times ha proposto altre specialità come i brownies all’olio, oppure la bundt cake, la tipica ciambella cotta nello stampo ondulato, con olio e barbabietola. E in rete hanno iniziato a circolare sempre più ricette dolci che prevedono l’uso dell’oro verde.
L'extravergine nei dessert dei ristoranti
Anche i menu dei ristoranti stanno cambiando. Da Agi’s Counter, per esempio, locale di cucina est europea di Brooklyn, si trova una cheesecake con composta di mirtilli e coriandolo, servita su olio extravergine d'oliva. Un ingrediente piuttosto comune nella carta dei dolci del ristorante, tra cui spicca anche una gelatina di arancia rossa con lemon curd e panna profumata al dragoncello, adagiata su un giro d'olio.
Un elemento non solo decorativo, l'olio, ma fondamentale per bilanciare il gusto dell'intera ricetta, tanto che, nel caso dell'asporto, viene servito a parte in un piccolo contenitore, così che ogni consumatore possa assaporare il dessert nella sua interezza anche a casa.
Il gelato all'olio
Gelatine, cheesecake, torte, e anche gelato: la rivista Delicious ha dedicato un intero articolo all’abbinamento tra extravergine e gelato, o meglio, ice cream, il prodotto freddo statunitense che si differenzia per la maggior quantità di panna e di aria incorporata all'interno. Softside, chiosco di ice cream di New York, nel 2022 ha creato un gusto alla vaniglia con olio, miele e sale che ha fatto impazzire tutti. Esperimenti simili in Italia non sono mancati: Sir Oliver di Novate Milanese (tra le migliori gelaterie d'Italia per il Gambero Rosso) ne è un esempio con il suo pistacchio con olio, sale e pepe, oppure Magritte a Fidenza con il gusto fondente con olio e alloro. Ma per gli States l'aggiunta di extravergine a un cono gelato era una scelta piuttosto insolita fino a poco tempo fa.
Intanto, la Little House Confections, l’attività creata da Liz, ha chiuso i battenti, ma per un anno ha deliziato i palati dei buongustai di Los Angeles, donando parte del ricavato a un'associazione diversa ogni mese. Oggi entrambe le ex titolari si occupano di altro, ma le loro torte all’olio, seppur imitate in gran parte dei locali, sono ancora considerate le migliori della città... una vera bomba.