Manly è un sobborgo a nord di Sydney: per osservare il tramonto, qui, non c'è luogo migliore della spiaggia The Office, Maykol Martino ne è convinto al punto da aver dedicato il suo primo locale a questo angolo di paradiso. Fiorentino doc, dopo quattro anni trascorsi tra caffetterie specialty australiane, il barista è tornato a casa, per aprire un piccolo e accogliente bar in zona San Frediano.
Dall'Australia al ritorno a Firenze
La volontà di creare un locale tutto suo c’è sempre stata, «poi però il Covid ha bloccato tutto e ho dovuto fermarmi» ma alla fine, il 12 luglio 2023, ha aperto il suo Manly The Office. Un bar frequentato perlopiù da una clientela di quartiere, uno spazio contenuto e confortevole, arredato con gusto, dove accomodarsi per sorseggiare un ottimo espresso o un caffè filtro, fatto con i chicchi della torrefazione fiorentina D612: «Il blend è stato fatto appositamente per noi, studiato su misura, si chiama L’Australiano, 80% Brasile, 20% Etiopia, con note di cioccolato fondente, nocciola e frutti rossi, per un’acidità leggera e ben bilanciata».
Brunch e aperitivi, oltre al caffè
A lavorare al bar è solo Maykol insieme a una dipendente, l’offerta è snella ma ben congegnata, «per via degli spazi ridotti non possiamo fari grandi cose». Da mangiare, pancakes, banana bread senza glutine fatto in casa, diverse proposte per il brunch come bagel al salmone o chicken wrap, e tante opzioni gluten free e vegane, «cerchiamo di accontentare tutti, le esigenze alimentari oggi sono tantissime». Caffè a parte, si bevono succhi biologici e poi birre artigianali e drink per l’aperitivo serale, anche se il focus resta l’oro nero, vera passione di Maicol, che ha cominciato a muovere i primi passi al Mercato Centrale di Firenze.
Australia vs Italia
La sua esperienza lavorativa, in realtà, è iniziata come bartender, poi si è messo in gioco nel mondo della caffetteria, grazie alla formazione di Simone Guidi, trainer specializzato e fondatore della torrefazione La Sosta: «Mi sono appassionato, ho continuato a studiare, in particolare la Latte Art, poi nel 2016 sono partito alla volta dell’Australia insieme alla mia compagna». Un viaggio che lo ha cambiato e che gli ha fatto scoprire un altro modo di concepire il caffè: «La cultura caffeicola a Sydney è incredibile, i bar sono di altissimo livello, e anche nella maggior parte dei ristoranti si trovano ottimi prodotti, macchine espresso professionali e di nicchia; c’è una differenza enorme con l’Italia, che sta crescendo ma è ancora molto indietro rispetto ad altri paesi».
Il valore dell'accoglienza
Quando è partito, Maykol non conosceva neanche la lingua, «credevo di saper lavorare bene il caffè e pensavo che questo sarebbe bastato. Mi sbagliavo». Così nelle diverse caffetterie che ha girato ha appreso una nuova arte, «sono partito praticamente da zero, ho messo in discussione tutto ciò che avevo appreso. L’esperienza mi ha arricchito tantissimo, per questo mi sono sentito pronto ad aprire un locale tutto mio». Manly The Office, oggi, è un bar fatto da tanti clienti di fiducia, che tornano volentieri sapendo di trovare delle buone bevande, ma soprattutto una grande accoglienza, «il rapporto con il cliente è l’aspetto più importante del mio lavoro, il dialogo è fondamentale, e per molte persone il bar è un punto di riferimento».
Lo si capisce non appena si entra nel locale che qui, oltre a una ricerca sulla materia prima, c’è tanta voglia di condivisione. «Come stai?» chiede Maykol non appena si varca la soglia d’ingresso. Sorrisi sinceri e una buona capacità di ascolto qui si uniscono a tanta naturalezza, creando un'atmosfera impareggiabile. Il bancone è il suo elemento, lo si percepisce dalla felicità con cui serve ogni bevanda: «Quando si lavora in un bar, per me, la gioia deve essere parte dell’esperienza. Amo spiegare costa sto facendo, le caratteristiche di una bevanda, mi viene spontaneo. In fondo, questo è il mestiere più bello del mondo».
Manly The Office – Firenze – via Pisana, 48 r - instagram.com/manly_the_office/