I caffè letterari esistono da tempo, ma questo tesoro ben custodito a Catania è molto più di una libreria dove bere un espresso. Innanzitutto, Legatoria Prampolini è nata nel 1894, dettaglio che la rende ufficialmente la libreria più antica di tutta la Sicilia. Dal 2019 è gestita dalle sorelle Angelica e Maria Carmela Sciacca, e dal gennaio 2023 un’intera sala è stata adibita a caffetteria, con un’offerta davvero speciale.
La libreria secolare con i caffè specialty
Tra i libri le sorelle ci sguazzano da tempo: la loro Libreria Vicolo Stretto – ancora attiva – è una vera chicca a Catania, uno spazio microscopico ma delizioso, dove perdersi tra edizioni particolari e montagne di volumi. Maria Carmela, però, è anche una grande buongustaia e da tempo sentiva il bisogno di dare sfogo a questa sua seconda passione. «Volevo offrire uno spazio dove fermarsi a mangiare, ma che non fosse solo per le consumazioni: sognavo di creare un’atmosfera rilassata dove restare a lavorare, leggere, incontrarsi con gli amici, fermarsi anche per una giornata intera». E così è stato.
Non un bistrot, «la cucina vera cambia un po’ le dinamiche, abbiamo preferito mantenere una proposta fredda, snella e veloce», ma una caffetteria specialty con i chicchi di EtnaRoaster, dolci golosi, opzioni vegetariane e vegane, prodotti gluten free e vini naturali per il pranzo o l’aperitivo. Il menu è lo stesso tutto il giorno, «puoi mangiare il couscous a mezzogiorno così come alle 9 del mattino», come stuzzichini ci sono olive e mandorle salate locali, ma qui tutto racconta un pezzo del territorio, con un’attenzione particolare all’ambiente, «cerchiamo produttori che condividano la nostra filosofia e stiamo riducendo sempre più l’uso di plastica».
Dolci gluten free e granite siciliane
Insalate, crostoni, poi i dolci senza glutine e le granite di Terra², torte e crostate tradizionali da Dolceria Rundo, insieme a cappuccini con bevande vegetali di ogni tipo, espresso e caffè filtro, «i miei preferiti per esprimere al meglio gli aromi delle singole origini». Una caffetteria nella libreria, ma che vive di vita propria, «temevo che l’offerta gastronomica avrebbe sovrastato la vendita di libri, invece sono due comparti che si aiutano a vicenda». Si entra, si sbircia tra gli scaffali, poi ci si concede una buona colazione, «oppure no, si può anche consumare e basta o, viceversa, fare solo compere».
Un format piuttosto innovativo per la zona, che però è stato recepito bene «non possiamo lamentarci, abbiamo una clientela variegata: lettori e lettrici, ma anche lavoratori in smart working che ci hanno scelto come ufficio, turisti stranieri e catanesi che hanno compreso e apprezzato il format». E anche lo specialty, «inizialmente non è stato facile, ma sta a noi baristi spiegare le differenze con il caffè convenzionale». Idem con il vino naturale, «che non è sempre apprezzato da tutti, ma che per noi è unico perché corrisponde a un modello di agricoltura che apprezziamo di più».
Dai libri al cibo
Ma una libraia com’è finita nel mondo del cibo? «Alle volte me lo chiedo ancora» risponde sorridendo. «Sono sempre stata socievole, curiosa, ho viaggiato tanto e vissuto all’estero per un po’: del cibo mi ha attratta l’esperienza condivisa, che va oltre il mero consumo». Non si sente una ristoratrice, «forse ormai neanche una libraia, dovrei definirmi più un’imprenditrice». Di sicuro è un’amante del bello: l’architetto Marco Terranova, specializzato in bioedilizia, ha seguito e firmato l’intero progetto, gli scheletri e l’assetto sono rimasti gli stessi di sempre «volevo mantenere un legame con la storia del luogo» ma le scaffalature, i banchi espositivi sono stati tutti pensati su misura e gusto delle sorelle.
La caffetteria oggi procede bene, il momento più gettonato è quello di metà mattina e metà pomeriggio, e anche la vendita di libri continua, «non è facile oggi mandare avanti una libreria indipendente». Il sogno nel cassetto? «Aprire un bistrot di crudi, e non solo di pesce» ma soprattutto «mantenere in piedi questa realtà e migliorarla sempre di più». Perché un sogno, Maria Carmela e Angelica, lo hanno già realizzato: creare un posto «dove fermarsi». E qui, si ritorna anche.
Legatoria Prampolini – Catania – via Vittorio Emanuele II, 333 - instagram.com/legatoria_prampolini/