La pizzeria americana che aiuta i cani in cerca di casa
Amherst, nella contea di Erie, è il comune più popoloso dell'Upstate New York, la parte settentrionale dello stato di New York. Qui, una celebre catena di pizzerie, la Just Pizza&Wing Co., ha recentemente innovato il suo servizio di delivery, creando dei cartoni per pizza unici nel loro genere, originali ma, soprattutto, potenzialmente solidali. Perché sopra ogni scatola, a coprire logo dell'insegna e informazioni generali ci sono tanti cani di taglie ed età diverse che cercano casa. Sono le immagini inviate dalla Niagara SPCA, società contro il maltrattamento animale che si occupa di salvare cani e gatti dalla strada e affidarli a famiglie in grado di prendersene cura.
Il primo cane adottato, dopo l'iniziativa di Just Pizza&Wing
L'idea è partita proprio da Kimberly LaRussa, coordinatrice delle manifestazioni della SPCA, con cui Mary Alloy, titolare delle pizzerie, aveva già lavorato in passato. “Siamo tutti amanti degli animali, qui”, ha spiegato Alloy, “così mi sono messa subito al lavoro e ho deciso di seguire il suggerimento di Kimberly”. Da venerdì 28 febbraio i clienti hanno iniziato a ricevere gli ordini con le foto di cuccioli e cani adulti in cerca di una casa, con tanto di informazioni, età, sesso, taglia. Un'iniziativa accolta con grande entusiasmo dal pubblico, “i clienti sono letteralmente impazziti”, e che dopo solo un giorno ha portato all'adozione di Larry, cucciolo di 6 mesi.
L'aumento degli ordini a domicilio
Nel frattempo, cresce l'attenzione mediatica per il progetto, e soprattutto l'interesse delle persone: “Abbiamo ricevuto moltissime richieste e tanto supporto da parte della comunità, ma anche da altre città. La storia è diventata subito virale sui social network e sta facendo il giro del mondo”. Aumentano anche gli ordini della pizzeria, “molti stanno chiamando solo per ricevere le foto dei cani, e altri locali si sono offerti di fare lo stesso con i loro cartoni”. Solitamente, infatti, le pizze a domicilio consegnate da JustPizza&Wing erano tra le 600 e le 800 a settimana, mentre da venerdì a domenica 1 marzo il locale aveva già raggiunto i 500 ordini.
I cani, i gatti e la pizza a domicilio
Ma non è la prima volta che Alloy dà prova della sua generosità. L'imprenditrice ha infatti lavorato anche nelle case di cura, nelle organizzazioni mediche no-profit, nei centri di accoglienza, negli ospedali per bambini e nei canili di Buffalo. “Cerco di fare tutto il possibile per le associazioni che ne hanno bisogno. Tengo delle scatole per le offerte in tutti i locali, così che chiunque ne abbia voglia possa contribuire”. Intanto, il progetto per il canile continua, e ha iniziato a dare spazio anche ai gatti in cerca di una casa, “non ci fermeremo finché tutti gli animali non avranno trovato una famiglia che li ami”. E anche molti altri locali hanno deciso di seguire l'esempio di Alloy, come Papa Louie's Italian Kitchen&Motocross Cafe in Ohio. Un metodo semplice ed efficace per fare luce su una questione delicata, che finalmente viene trattata anche nel mondo della gastronomia. Con una pizza consegnata a casa.
a cura di Michela Becchi