La tradizione italiana in chiave vegetale: le ricette dell’influencer Sarahjoyce

28 Gen 2023, 10:58 | a cura di
“Al coraggio di cambiare” è dedicato il primo libro dell’influencer italiana Sarahjoyce, sui social conosciuta come Joysonfire. Il suo è un ricettario canonico, che comprende tutti i classici del repertorio tradizionale, ma in forma vegetale. Ecco le ricette da provare.

Un pizzico di Joy, il libro dell’influencer vegana

So bene che il cambiamento può fare paura, ci mette di fronte al fatto che tutto quello che abbiamo costruito nel tempo potrebbe essere sbagliato, che tutto quello in cui abbiamo sempre creduto potrebbe essere messo in discussione”. La storia di trasformazione di Sarahjoyce - @joysonfire su Instagram – è “a colori e carica di passione”: romana doc, dopo aver vissuto tra le montagne svizzere oggi ha trovato casa a Milano, conservando nel cuore l’amore per la sua città e quello per l’esperienza in Portogallo, che ha segnato anche l’inizio della sua scelta vegana. Una decisione spiegata passo dopo passo nei primi capitoli di Un pizzico di Joy, libro edito da Rizzoli, il primo scritto dalla giovane cuoca che si è fatta conoscere sul web grazie alle sue ricette della tradizione “veganizzate” a puntino.

Foto di Margherita Gnaccolini - Visual Veg

Chi è Sarahjoyce, l’influencer italiana vegana

Tra queste pagine, Sarahjoyce ha racchiuso il suo amore per gli animali, per la natura, per la tavola: per il cibo assaggiato da bambina, i racconti dei nonni, per il suo compagno – suo fan numero uno a cui è dedicato l’ultimo dei ringraziamenti del volume – per i sapori dell’infanzia che ha saputo ricreare con maestria e con quel pizzico di autoironia che l’ha resa famosa come la “nonna vegana del futuro”. Niente piatti nuovi, ma carbonara, amatriciana, arrosti, tartare, supplì, perché “tutto quello che abbiamo amato può essere reinterpretato”…solo senza prodotti animali, fatti con legumi e verdure, prodotti vegani come il tofu o il seitan, oppure basi pensate appositamente dall’autrice, che all’autoproduzione ha dedicato un’intera sezione in cui racconta come preparare il macinato per il ragù, la mozzarella per la caprese e quella per i ripieni, lo stracchino e il brodo vegetale saporito. Prima, però, una dedica d’amore profonda e sentita, verso il papà che ha continuato a incoraggiarla anche dopo il primo “terrificante” riso con la mollica, verso la mamma e la nonna, che più di tutti per lei rappresentano casa, nonostante siano state colpite da quella che lei definisce “la maledizione della cucina nera”.

Scopri le ricette italiane vegane

Foto di Margherita Gnaccolini - Visual Veg

La scelta vegana e le ricette

Un amore che alla fine c’è stato anche verso se stessa, il suo corpo che – si intuisce – con non poca fatica è riuscita ripensare, dandogli il ruolo marginale che merita, e a cui ha deciso di dedicare diverse righe nelle prime pagine. E poi l'amore verso gli animali, i rifugi, gli attivisti e le attiviste che stanno cambiando un mondo, le stesse che un giorno sogna di vedere annoiate, non più necessarie, nel mondo che immagina senza violenza, senza “alcuna grande battaglia da dover affrontare”. Il suo obiettivo, in fondo, è sempre stato questo, “aggiungere un semino su un terreno enorme e spoglio”, attraverso una cucina variopinta, invitante, divertente, quella di chi si approccia al cibo con rispetto e attenzione ma senza prendersi troppo sul serio, mantenendo il tono scanzonato e continuando a lavorare sodo per diffondere i suoi valori. È il suo punto di forza, la comunicazione, la capacità di parlare in maniera diretta, senza edulcorazioni né troppi giri di parole, ma mantenendo una delicatezza di fondo e soprattutto un linguaggio semplice. Quello con cui una persona vegana spiegherebbe i motivi di questa scelta etica alla propria nonna. Ed è a lei, infatti, che si rivolge nel libro, analizzando una per una le ragioni alla base della filosofia vegana, raccontando alla nonna perché carne, pesce, uova e latticini non fanno più parte della sua alimentazione. Per poi fornire una serie di ricette deliziose che consentono di mangiare bene senza rinunciare a nulla, invogliando anche i più scettici a dare una chance all’alimentazione vegetale. “Domani, chissà, potrebbe nascere un fiore”.

Le ricette vegane di Sarahjoyce

Mozzarella per caprese (da mangiare cruda)

Ingredienti

200 g yogurt di soia senza zucchero

100 g anacardi al naturale

4 g agar agar (o 40 g amido di mais)

1 cucchiaio di lievito alimentare

Sale

Mettete gli anacardi in ammollo in acqua tiepida per circa un’ora, oppure in acqua bollente per 10 minuti, poi lavateli sotto acqua corrente e scolateli. Trasferite gli anacardi in un mixer insieme allo yogurt, il lievito alimentare, l’agar agar (o l’amido di mais) e il sale. Frullate fino a ottenere una crema liscissima: è importante che gli anacardi siano completamente ridotti in crema e che non rimangano pezzetti. Ottenuta la crema, trasferitela in un pentolino antiaderente e accendete la fiamma. Cuocete per 10 minuti a fuoco basso, mescolando in continuazione e facendo attenzione a non bruciare il fondo. Quando l’impasto comincerà a addensarsi, la mozzarella sarà pronta. Aspettate che il composto si raffreddi e poi prelevate delle piccole porzioni di mozzarella e immergetele in acqua ghiacciata. Fate riposare un paio d’ore in frigorifero prima di servire.

 

Carbonara

Ingredienti

400 g spaghetti

200 g tofu vellutato

150 g pancetta vegetale

150 g formaggio vegetale grattugiato

1 bustina di zafferano

Olio extravergine d’oliva

Sale kala namak

Pepe

Per prima cosa occupatevi della crema: frullate il tofu vellutato insieme al sale kala namak, lo zafferano, il formaggio grattugiato e il pepe. Non essendoci addensanti, vedrete che è davvero difficile sbagliare la consistenza, non c’è il rischio che si ritiri troppo. Tenete da parte. Condite con pepe e formaggio vegetale e proseguite con la preparazione. Io trovo che il tofu vellutato sia l’ingrediente perfetto per replicare l’uovo… ma esistono valide alternative. Tagliate la pancetta vegetale a cubetti o a listarelle e fate saltare in padella con un filo di olio fino a quando sarà croccante. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e, quando sarà ancora al dente, tiratela su e tuffatela in padella con la pancetta (vi consiglio di tenere un po’ di pancetta da parte per decorare il piatto). Aggiungete la crema di tofu alla pasta e fate saltare per qualche minuto. Mescolate in continuazione la pasta in modo che rilasci più amido possibile e, se necessario, aggiungete un po’ di acqua di cottura. Regolate di sale e pepe, quindi servite con altra pancetta croccante e formaggio vegetale.

 

Arrosticini

Ingredienti

60 g bistecchine o bocconcini di soia

½ l brodo vegetale

¾ cucchiai di salsa di soia senza sale

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

1 spicchio di aglio

1 rametto di rosmarino

1 cucchiaino di spezie per arrosti

Pepe

Paprika affumicata

Origano secco

Reidratate le bistecchine di soia nel brodo vegetale per 15 minuti. Quando saranno morbide, strizzatele per bene, eliminando tutto il brodo assorbito, e tagliatele grossolanamente a cubetti. In una ciotola mettete la salsa di soia, l’olio, l’aglio spremuto, il mix per arrosti, il pepe, l’origano e la parika. Aggiungete alla marinatura una tazzina da caffè di acqua e mescolate. Mettete i cubetti di soia su un piatto e bagnate con la marinatura ottenuta, girando di tanto in tanto in modo che tutti i cubetti risultino perfettamente marinati. Lasciateli riposare nella marinatura per un’ora in frigorifero, coperti con pellicola per alimenti. Trascorso il tempo, infilzate i cubetti negli spiedini. Cuocete su un’ampia padella antiaderente senza olio oppure su una piastra leggermente unta. Servite con rosmarino fresco e limone.

 

Cotoletta alla milanese

Ingredienti

400 g fagioli cannellini cotti

150 g patate

200 g pangrattato

50 g farina

50 g acqua

2 cucchiai di lievito alimentare

1 cucchiaio di salsa di soia

Aglio in polvere

Erba cipollina secca

Sale

Pepe

Lavate e scolate i fagioli cannellini, asciugateli con carta assorbente e metteteli da parte. Sbucciate le patate e cuocetele in acqua bollente oppure al vapore. Scolatele e inseritele in un mixer con i fagioli, il lievito alimentare, la salsa di soia, il pepe, l’erba cipollina e un pizzico di aglio in polvere. Frullate fino a ottenere un composto omogeneo e facilmente “polpettabile”. Regolate di sale e, se necessario, aggiungete un po’ di farina di ceci per compattare (ma se scolate per bene sia i fagioli sia le patate non sarà necessario). Fate riposare l’impasto in frigo per un paio di ore, in questo modo scongiurerete il rischio che le cotolette possano rompersi durante la cottura. Preparate la pastella mescolando la farina con 50 grammi di acqua. Formate le cotolette e passatele prima nella pastella e poi nel pangrattato, rivestendole bene su entrambi i lati. Vi sconsiglio di fare delle cotolette troppo grandi, sono più difficili da girare ed è più facile che si rompano. Cuocete in una padella antiaderente con olio di oliva o, in alternativa, in forno a 180°C per 30 minuti circa, spennellandole con un po’ d’olio.

 

Frittelle di mela

Ingredienti

3 mele

100 g farina 00

100 g zucchero

100 g acqua

1 l olio di semi

Cannella

Pulite le mele eliminando la buccia e il torsolo con l’apposito strumento, in modo da ricavare dei dischetti di circa 1 centimetro. Mettete l’olio sul fuoco. Fate una pastella mescolando la farina con 100 grammi di acqua, quindi immergete ciascuna ciambellina di mela nella pastella, fate colare la pastella in eccesso e mettetela nell’olio caldo fino a quando non sarà perfettamente dorata. Scolate e disponete su carta assorbente. Mescolate lo zucchero con la cannella e passate in questo mix ciascuna ciambellina, ricoprendola su entrambi i lati. potete servire queste mele con del gelato vegetale alla vaniglia oppure con panna montata.

Un pizzico di Joy, Sarahjoyce – ed. Rizzoli – pp. 272 - € 18,00

a cura di Michela Becchi

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