Cuoche Combattenti. Chi sono
Nicoletta Cosentino รจ il volto e l'anima del progetto Cuoche Combattenti. Un progetto di imprenditoria sociale che in realtร riunisce tante donne, ne custodisce le storie e i brutti ricordi di un passato che ora รจ alle spalle e dร loro l'opportunitร per ricominciare insieme. Siamo a Palermo, dove da qualche settimana l'esperienza avviata piรน di un anno fa da Nicoletta con il sostegno dell'associazione Le Onde Onlus ha trovato uno spazio fisico per interfacciarsi con la cittร , in piazza Generale Cascino. Oggi, dunque, l'impegno profuso da questo gruppo di donne che condividono un passato di soprusi e maltrattamenti e si identificano nel logo di una mano che stringe, salda, un mattarello da cucina, alimenta una bottega-laboratorio gastronomico che dispensa golositร da forno e in conserva.
La storia di Nicoletta. Dalla violenza al riscatto
Proprio cosรฌ, del resto, รจ iniziato il riscatto di Nicoletta, che grazie al centro antiviolenza Le Onde, durante un percorso di rinascita iniziato piรน di quattro anni fa, ha frequentato uno stage formativo presso un laboratorio di produzione della cittร (I peccatucci di Mamma Andrea). E con altre donne colpite come lei da violenze fisiche e/o psicologiche ha deciso di dare un seguito all'esperienza, avviando una propria impresa che rivendicasse in primis il diritto di denunciare, abbattendo quel muro di silenzio che sembra insormontabile affrontare in solitaria. Il cibo e l'opportunitร di esprimersi in cucina diventano quindi un veicolo per prendersi cura di sรฉ, ancor prima che degli altri. Ma anche chi varca la soglia della bottega delle Cuoche Combattenti, al civico 11 di piazza Generale Cascino, ne beneficia immediatamente, tra un barattolo di confettura di pere e noci e un sacchetto di mandorle pralinate, cracker al pesto di basilico o un vasetto di pesto di melanzane che restituisce il profumo dell'estate.
La bottega delle Cuoche Combattenti e le etichette parlanti
Proposte realizzate a partire da ricette tradizionali e ingredienti locali. Per tutti i prodotti in vendita, c'รจ un'etichetta parlante: una frase che invita a ribellarsi alla violenza, a credere in sรฉ e nelle proprie capacitร . A volersi bene. Frasi spiazzanti, nella loro semplicitร , che avversano stereotipi ancora molto comuni: โChi ti ama ti lascia liberaโ; โMeriti un amore feliceโ; โSei bella cosรฌ, con tutta la tua cicciaโ; โSenza paura sei molto piรน bellaโ. Solo un anno fa, le Cuoche Combattenti, giร al lavoro dal 2017 sulle loro prime conserve, erano in cerca di un aiuto per avviare l'impresa. Un mese fa, l'idea si รจ concretizzata grazie a un prestito di microcredito ottenuto da Banca Etica con il supporto di DIRe (Donne in rete contro la violenza), che ha messo a disposizione i 20mila euro per iniziare l'attivitร .
E il nuovo laboratorio attrezzato garantisce di rifornire anche altri punti vendita in cittร (come Qbio), mentre รจ in fase di sviluppo la distribuzione su rete nazionale, con le prime spedizioni di prodotti in tutta Italia; la bottega, invece, oltre ai prodotti confezionati, propone giornalmente muffin, pane e dolci da forno su ordinazione (per il giorno dei Morti, sono giร in produzione i dolcetti in pasta di mandorle della tradizione locale). Al lavoro, con Nicoletta, ci sono anche tre nuove ragazze - due sono giovani migranti - che si sono unite al gruppo. Tirocinanti, al momento, finanziate grazie a una borsa lavoro del centro antiviolenza. Ma c'รจ la speranza di assumerle presto. Cuoche combattenti, e tenaci.
a cura di Livia Montagnoli