La storia di Hamdi Benali, ragazzo 21enne originario della Tunisia e sbarcato in Italia quando era ancora minorenne, ne porta al suo interno tante altre, piรน piccole, che tracciano un'impietosa figura dei continui tentativi di sfruttamento e raggiri che un giovane ragazzo straniero con la passione per la cucina deve subire per inseguire il suo sogno.
La storia di Hamdi che sogna le cucine stellate
Venerdรฌ 7 giugno, un giudice di Potenza non ha convalidato il trattenimento di Hamdi nel Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Palazzo San Gervasio in Basilicata. Qualche giorno prima, il giovane tunisino era stato rinchiuso nel centro, definito ยซuna gabbia per animaliยป, in seguito al rigetto della domanda di conversione del permesso di soggiornoย per la quale era in attesa da due anni, e al conseguente rilascio di un decreto di espulsione. Il motivo? Il furto di un cappotto risalente a quando il giovane aveva appena compiuto diciotto anni e, abbandonato dalla casa famiglia che fino a quel momento lo aveva ospitato, aveva provato, senza riuscirci, a rubare una giacca per trovare un po' di conforto dal freddo delle strade di Roma. Tale gesto, secondo la Questura, denota la ยซgravissima pericolositร socialeยป del ragazzo.
Gli sfruttamenti e la ristorazione romana
La non convalida del trattenimento nel Cpr apre degli spiragli alla permanenza del giovane in Italia. A seguire da vicino la vicenda fin dai primi giorni di Hamdi in Italia รจ stata Baobab Experience, un'organizzazione che si fa carico di offrire assistenza alle persone con background migratorio. Alice Basiglini, vicepresidente e portavoce della Ong, racconta al Gambero Rosso di come la storia di Hamdi si leghi ben fermamente ad una diffusa ยซcatena di sfruttamentoยป interna alla ristorazione romana, nello specifico quella piรน interessata dai flussi turistici, e alla volontร di un ragazzo totalmente autodidatta di realizzare le proprie ambizioni in ambito culinario nonostante i bonari tentativi di dissuasione da parte delle persone a lui vicine, consapevoli degli innumerevoli tentativi di raggiro ai danni delle persone straniere, bisognose di contratti di lavoro per potere richiedere un permesso di soggiorno.
Promesse non mantenute e denunce pubbliche
Tali sfruttamenti, spiega Basiglini, avvengono principalmente in due modi: ยซIl primo riguarda periodi di prova estremamente lunghi, non supportati da alcuna cornice giuridica, che possono durare fino a sei mesi al termine dei quali cโรจ la promessa di un contratto che sistematicamente non viene poi mantenutaยป. In altri casi, invece, si stipulano sรฌ forme contrattuali, ma in forme ibride, ยซdove si certificano poche ore alla settimana, molte di meno di quelle effettivamente svolte, con mansioni che sono molto inferiori a quelle rispetto effettivamente esercitateยป. Nel suo caso specifico, Hamdi รจ caduto vittima del primo tipo di raggiro, denunciato pubblicamente dallo stesso giovane al Tg3 regionale. ยซDopo essere stato buttato fuori dalla casa famiglia ha iniziato a lavorare per tre mesi in un ristorante senza mai essere stato pagato. Ci si approfitta di queste persone 'invisibili', legate alla necessitร di un contratto e al fatto che nelle loro culture la parte piรน informale delle relazioni lavorative รจ forteยป. Ovvero, se si promette un impiego, esso viene poi effettivamente regolarizzato.
La svolta e la prima formazione culinaria
Un'amore, quello di Hamdi per la cucina, nato spontaneamente e mai scalfito da chi, negli anni, ha provato ad utilizzarlo come leva per i propri interessi. L'ultimo, in ordine di tempo, รจ stato un ristoratore che aveva promesso ยซcon mille certezzeยป un contratto a tempo indeterminato, salvo poi ยซutilizzare tutte le possibilitร di rinnovo del determinato ed infine lasciarlo a casaยป. In quel momento, la svolta. Come nelle piรน belle sceneggiature, lo stato quasi di disperazione in cui cade il giovane รจ la molla che lo spinge, sempre attraverso la collaborazione di Baobab, a fare domanda per frequentare la Scuola di cucina della Fondazione Barilla. Essa viene accolta, e in poco tempo l'aspirante cuoco si ritrova a vivere il proprio sogno, studiando materie che vanno oltre il semplice "saper cucinare", confrontandosi con coetanei ed esperti e, come spiega Basiglini, venendo ยซadocchiato dal proprietario di un ristorante stellato a Rimini che avrebbe voluto averlo con luiยป. L'idilio viene rotto dagli avvenimenti citati nei primi paragrafi dell'articolo. Tuttavia, proprio la possibilitร di continuare la sua formazione all'interno del mondo gastronomico, alla quale Hamdi รจ rimasto poi umanamente ยซmolto affezionatoยป, potrebbe rappresentare l'innesco perchรฉ la domanda di protezione richiesta da Hamdi venga accolta. E il suo sogno, proseguire.