Assolate d’estate, innevate in inverno, le vette della Valchiavenna sono un ristoro per l’anima. È l’angolo verde della Lombardia, territorio di vino e cucina solida, pizzoccheri e polenta taragna da gustare dopo una bella sciata. Ma anche di focacce: a Gordona, in provincia di Sondrio, si mangia la fughiascia, un impasto steso su una lastra di pietra rovente e cotto in verticale su fiamma viva, per un risultato croccante e unico nel suo genere.
Fughiascia, la focaccia cotta in verticale
Orgoglio locale, la fughiascia è fatta con farina bianca, farina di granturco, strutto, lievito, latte, acqua e sale. La farina gialla viene prima cotta in pentola e poi unita al resto degli ingredienti: l'impasto viene cotto poi sulla piòta, la piastra usata per questa particolare tecnica verticale e infine spennellato con del burro a caldo. Il calore riesce così a penetrare uniformemente nella pasta e creare quella piacevole crosta esterna dorata. Si mangia, tradizionalmente, con salumi e formaggi, ma c’è anche chi la preferisce in versione dolce con un po’ di confettura.
La Festa de la Füghiascia
Il legame con Gordona è talmente forte che la focaccia ha anche una sagra dedicata, la Festa de la Füghiascia (così si chiama in dialetto locale), che si celebra ogni anno nel mese di maggio: durante la sagra, organizzata da un gruppo di volontari a partire dagli anni ’80, la fughiascia viene cotta in diretta e poi servita insieme a diversi ingredienti locali (immancabile la bresaola). Non ci sono molte tracce storiche sulla pietanza, ma si tratta di una ricetta antica, già citata in un documento del Settecento che parla della nomina del console Donato Battistessa.
In occasione della festa, poi, si mangiano anche i füghiascign: in una buona ottica anti-spreco, i ritagli di impasto avanzati vengono fritti e serviti caldi, da mangiare in purezza con un pizzico di sale oppure insieme ai salumi.
Foto di apertura: La Festa de la Füghiascia