Mitica moka, strumento simbolo di un paese intero, immancabile in ogni casa italiana che si rispetti. La caffettiera casalinga che quest’anno ha compiuto 90 anni sta pian piano approdando anche gli Stati Uniti, dove non ha ancora attecchito bene, e c’è chi si domanda perché. Una piccola conquista per la macchinetta borbottante che, passo dopo passo, converte anche gli amanti dell’americano.
La moka raccontata dalla stampa estera
A proposito di americano: al contrario del caffè filtro, fatto con sistema V60 o chemex, il vero americano non è altro che un espresso, singolo o doppio, allungato con acqua calda. E la moka… beh, è la moka. Non una macchina da espresso casalinga, come erroneamente è stato scritto su diversi giornali statunitensi. L’ultima celebrazione arriva dalla sezione Buy Side del Wall Street Journal, dedicata alle recensioni dei prodotti della casa, dove si legge un’ode al rituale della preparazione, il suono del gorgoglio e l’attesa che rende il momento solenne.
Lo scorso febbraio Domus Architettura ne esaltava il design, secondo la leggenda ispirato alla silhouette della moglie di Alfonso Bialetti, Ada, che era solita indossare gonne ampie e piegare il braccio sul fianco, posizione simile a quella del manico della caffettiera (i baffi del mitico omino, invece, appartenevano al figlio Renato). Che la moka sia la nuova tradizione caffeicola d’America? Se lo chiedeva già nel 2010 la rivista The Atlantic ma la risposta, ancora oggi, è no.
Bialetti alla conquista dell'America, step by step
La diffusione capillare delle grandi catene di caffetterie, Starbucks in primis, e l’abitudine degli americani di sorseggiare caffè fuori casa, in grandi bicchieroni d’asporto da portare con sé a passeggio o durante il tragitto verso l’ufficio hanno ancora la meglio sulla macchinetta firmata Bialetti. Ma la moka piace, anche per l’estetica particolare, come scriveva nel 2021 Sarah Witman sul New York Times, oltre che per la liturgia che porta con sé il momento della preparazione.
Nel 2019 un utente su Reddit si domandava perché in America questa pratica non avesse preso piede, considerata anche la comodità della macchinetta e, non ultimo, il risparmio. La moka occupa pochissimo spazio in casa, al contrario di una macchina per caffè filtro, e soprattutto costa poco e dura a lungo, non richiede accessori particolari e la manutenzione è semplice ed economica. Anche per questo sempre più persone si stanno interessando alla caffettiera italiana, che sempre su Reddit molti utenti considerano poco in linea con i gusti statunitensi.
Di moka, si sa, ne esistono diverse, ma il New York Times su questo punto non ha dubbi: la Bialetti vince su tutte.