Cucinare al Fresco: Special Christmas Edition
Il progetto è stato avviato due anni fa, con tanto di pubblicazione del primo libro nel 2018, ma ora in libreria c'è la Special Christmas Edition di Cucinare al Fresco, un ricettario sui generis frutto del lavoro dei detenuti delle carceri di Milano e dello chef Moreno Cedroni. Una pubblicazione perfetta da mettere sotto l'albero di tutti gli appassionati di cibo, che potranno dilettarsi con i piatti delle Feste pensati dallo chef marchigiano con i carcerati. A coordinare il progetto, la giornalista e PR comasca Arianna Augostoni, che è riuscita a far stampare ben 150 copie finanziate dalla BCC di Cantù.
Cucinare al Fresco: le ricette dei detenuti
Quarantaquattro pagine di idee, esperimenti, piatti tradizionali e non solo: per diversi mesi, i detenuti si sono impegnati settimanalmente a tradurre i loro ricordi gastronomici in parole, dando vita a ricette nuove e golose, ma soprattutto a una serie di racconti, storie, aneddoti e speranze. Sfogliando il ricettario, si trovano prodotti e sapori tipici, ma anche esperienze di vita, voglia di riscatto e coraggio. “Apprezzo tantissimo l'uso del cibo come mezzo di riabilitazione”, ha dichiarato Cedroni, “e – perché no – come mezzo di reinserimento sociale, con nuove passioni e nuovi obiettivi”. Fondamentale il supporto di Arianna Augostoni, che qualche anno fa ha già avuto modo di provare la cucina all'interno di un carcere, con i Jeunes Restaurateurs d'Europe, “una cucina eseguita con un fornellino da campo: è proprio in questi casi che si vede chi ha la passione dentro”.
Cucinare al Fresco: l'obiettivo, il ricavato, i progetti futuri
Il libro, con le grafiche curate da Alessandro Tommasi, è in vendita a un prezzo simbolico, e l'intero ricavato sarà reinvestito per nuovi ricettari e per la realizzazione di un periodico dedicato alla cucina. Perché ciò che conta, in questi casi, è il valore del gesto, dell'acquisto: “Sono contento di sapere che questo progetto vada oltre la ricetta e che questa passione sia anche unita a nozioni tecniche su cotture e prodotti”, continua Cedroni. Come sempre, quando si tratta di progetti di reinserimento sociale, l'obiettivo finale è ampio e riguarda la sfera emotiva e psicologica dei protagonisti che, in questo caso, potranno finalmente riacquistare un po' di atmosfera natalizia: “Provo solo a immaginare i profumi che si svilupperanno il giorno di Natale, il desiderio di preparare le ricette più buone ed evocative. Chissà quante culture si intrecceranno, religioni diverse, ingredienti diversi, ma tutti accomunati dal valore del cibo”.