Nel 1965 ad Ashton, paesino immerso tra le campagne a Nord dell’Inghilterra, un gruppo di clienti abituali del pub locale dovette rinunciare alla giornata di pesca organizzata per via del maltempo. Gli amici decisero così di giocare a conker, un gioco nato nell’Ottocento nell’isola di Wight, dapprima con i gusci di lumache, poi con le noci di cocco e infine con le castagne. Un passatempo semplice e divertente: due giocatori, uno di fronte all’altro, tengono in mano una castagna appesa a un filo e, a turno, provano a colpire quella dell’avversario finché una delle due non si rompe. Quel giorno d’autunno del ’65, grazie alla pioggia che impedì la battuta di pesca, nacque il Campionato Mondiale di Conker, una gara che si ripete di anno in anno e che ora è in crisi per via della stagione sfortunata delle castagne.
La gara della castagna nel Regno Unito
Gli amici che diedero vita alla tradizione decisero di assegnare un premio al vincitore, e organizzare una colletta per aiutare una famiglia che aveva un parente cieco. L’evento piacque così tanto che cominciò a essere organizzato periodicamente: il ricavato viene destinato al Royal National Institute for the Blind for Talking Book, istituto a sostegno delle persone cieche. Un festival che si ripete ogni autunno nella seconda domenica di ottobre, ma che quest’anno presenta qualche difficoltà: le conkers, le castagne, sembrano essere troppo molli quest’anno per il gioco. Colpa dei temporali di inizio settembre che hanno colpito il territorio e fatto cadere le castagne troppo precocemente. Gli organizzatori, infatti, hanno iniziato a raccogliere le castagne molto più tardi del solito quest’anno, sperando di trovarne di più mature e sode.
La sfortunata stagione delle castagne
Per sopperire al problema, molti stanno pensando di cuocere le castagne per permettere comunque a tutti i partecipanti di giocare, anche se le regole vieterebbero qualsiasi modifica del frutto (non sono mancati, in passato, tentativi di manomettere le castagne in vario modo). Un prodotto profondamente legato alla tradizione del Regno Unito: alcuni storici sostengono che abbia aiutato il Paese a vincere la Prima Guerra Mondiale, grazie all’amido contenuto all’interno, che serviva per produrre acetone per le munizioni. Una competizione sui generis che, di tanto in tanto, causa anche qualche piccola ferita, ma il gioco continua a essere fatto così, senza protezioni. Curiosa, forse un po’ d’antan, ma del resto stiamo parlando di un Paese che ha inventato la Duck Race, la gara delle papere di gomma lanciate in un ruscello, su cui le persone scommettono come fosse una corsa dei cavalli. Il folclore, di certo, qui non manca.