Nel Regno Unito si usano da sempre, o meglio, dal 1869, quando un creativo pasticcere di nome Tom Smith diede vita a questa peculiare tradizione, ma fuori dai confini anglosassoni non sono molto noti. Non è mai troppo tardi, però, per imparare e importare nuove tradizioni, e allora perché non dare una chance ai curiosi Christmas crackers?
Christmas crackers, la tradizione del Natale britannico
Partiamo dal principio. Si chiamano così ma con i crackers da mangiare non hanno niente a che vedere. Sono dei segnaposto con sorpresa nel Regno Unito venduti pressoché ovunque, dalle versioni più economiche dei supermercati a quelli di lusso dei grandi brand, ma che possono essere facilmente fatti in casa iniziando a mettere da parte qualche rotolo di carta igienica. Questi tubetti incartati a mo’ di caramella vengono aperti insieme a coppia dai commensali, con tanto di "botto": ognuno tira un lato del cracker con il proprio vicino di tavolo e la persona a cui rimarrà in mano il tubetto potrà vincere il contenuto nascosto al suo interno.
Piccoli giochi, ninnoli, ma soprattutto corone di carta velina: si trovano oggettini semplici e simbolici nei Christmas crackers, insieme ai biglietti con le barzellette, famose per essere tutt’altro che divertenti, tanto da finire spesso in classifiche sul web per le peggiori battute di sempre. Seguendo il rituale classico, solo la metà degli ospiti riceverà il regalino, ma ormai sono in molti a donare un Christmas cracker a ognuno, così da non lasciare nessuno a mani vuote.
Tom Smith, il papà dei Christmas crackers
A inventarli è stato tale Tom Smith, pasticcere di Londra che negli anni ’40 dell’Ottocento aprì la sua bottega a Clerkenwell, specializzandosi in caramelle e torte da matrimonio. A dare la svolta fu un viaggio a Parigi, che gli fece scoprire i bon bon, dei confetti avvolti nella carta velina, prodotto che riportò nel Regno Unito aggiungendo una piccola dedica d’amore all’interno. Confezionati a caramella, i bon bon in origine venivano aperti normalmente, ma poi nel 1847 arrivò l’intuizione geniale: ascoltando il suono scoppiettante del camino, Smith pensò di aggiungere una piccola esplosione alla tradizione, brevettando così il primo Christmas cracker.
Per farlo, usò due strisce di carta sovrapposte tra loro, con fulminato d’argento su un lato e carta abrasiva sull’altro: tirando le parti, l’attrito creava un piccolo “pop” che faceva balzare in piedi dalla sorpresa tutti i commensali. È stato Walter, il figlio di Tom, a eliminare i confetti e aggiungere la sorpresa, cominciando con le coroncine di carta e poi inserendo man mano piccoli gingilli acquistati durante i suoi molti viaggi. Nel 1890, il negozietto di Smith era diventato una vera azienda, con una nuova sede che impiegava 2mila persone.
Un gioco da reali
Col tempo, i crackers divennero sempre più di tendenza. Gli scrittori vennero incaricati di comporre versi da inserire all’interno, le confezioni venivano dipinte da illustratori in voga all’epoca e i tubetti divennero un oggetto imprescindibile durante le grandi celebrazioni, compresi importanti eventi politici come la fine della Prima Guerra Mondiale. Negli anni ’20 del Novecento, diventarono uno dei simboli del Natale, un rituale che neanche il razionamento della carta della Seconda Guerra Mondiale riuscì a scalfire: dopo un iniziale flessione, tra gli anni ’50 e ’60 l’industria si riprese alla grande, con la Tom Smith & Co. che ne produceva circa 30mila a settimana.
A realizzarli oggi sono un po’ tutti, dalle aziende di dolciumi a grandi marchi di make up come Estée Lauder, ma la Tom Smith è ancora la numero uno, una realtà che si è guadagnata anche l’onorificenza Royal Warrant, conferita dalla famiglia reale alle attività commerciali che si sono distinte nel settore enogastronomico: fin dal 1906, l'azienda creata da Tom fornisce ufficialmente Sua Maestà e tutto palazzo.
Come fare i Christmas crackers in casa
Di tutorial per preparare in casa dei Christmas crackers sul web ce ne sono moltissimi, altrimenti si possono acquistare su Amazon oppure sul sito del cioccolato Venchi. Per realizzarli a mano, vi lasciamo il tutorial di Olde English Crackers, azienda produttrice statunitense, mentre per i piccoli pensieri da inserire all’interno, ecco qualche idea a tema cibo: un sacchetto di semi di piantare in balcone, un paio di confetti, un cioccolatino, ma anche un bigliettino coupon fai-da-te per un caffè offerto, un invito a cena o una ricetta di famiglia scritta a mano.