La Via del Tè: le origini
Firenze, 1961. Appassionato di tè, Alfredo Carrai sceglie di scommettere su questo prodotto, mettendo da parte il caffè e cercando di introdurre anche in Italia il consumo ma soprattutto la cultura della bevanda. Una specialità apprezzata e consumata in tutto il mondo, ma al tempo ancora poco diffusa nella Penisola. Almeno, non quella ricercata di qualità che fin da subito ha voluto proporre, insieme alla moglie Emilia, “Lalla” per gli amici. Oggi l’azienda da loro creata è in mano ai figli – tre sorelle e tre fratelli – che portano avanti con passione la missione iniziata 60 anni fa. Un anniversario significativo per La Via del Tè, che ha deciso di celebrare la ricorrenza con dei progetti ambiziosi, che dimostrano ancora una volta lo spirito innovativo dell’azienda fiorentina, da sempre avanguardista del settore.
Il tè coltivato in Italia
Primo step: creare una miscela di tè 100% italiana. Un tè verde, per la precisione, raccolto a mano a inizio giugno 2021, risultato della partnership tra La Via del Tè e la piantagione sperimentale di Premosello in Val d'Ossola, vicino al Lago Maggiore. Un blend composto poi da petali di rosa italiana, “siamo tutti innamorati del profumo”, racconta Regina Carrai, scorza di bergamotto italiano e olio essenziale di limone, “che ci ricorda la nostra infanzia, nella casa di famiglia circondata da alberi di limoni”. Una miscela pregiata, elegante e dal profilo aromatico delicato ma al contempo complesso, che racchiude 60 anni di evoluzioni e progressi, successi e sacrifici. Ma prima di tutto un prodotto che racconta la storia di una famiglia, di sei fratelli diversi, ognuno specializzato in un settore specifico, tutti accomunati dall’amore per il tè e il rispetto per il lavoro cominciato dai genitori.
L'impatto ambientale e la sostituzione della plastica
Si chiama Anniversario ed è un’edizione speciale per i 60 anni a tiratura limitata, ma l’obiettivo dei Carrai oggi è quello di riuscire a creare una produzione stabile di tè made in Italy. E non solo: altro passo importante fatto è quello in campo sostenibilità, un progetto a cui la famiglia sta lavorando da oltre tre anni, per limitare ancora di più gli sprechi, eliminare la plastica e garantire un prodotto a basso impatto ambientale. Nell’ultimo trimestre, infatti, La Via del Tè sostituito la plastica degli imballaggi di spedizione con la carta certificata FSC prodotta in maniera responsabile, usata anche per produrre gli shopper in materiale riciclabile, cordino incluso. “Un gesto che può sembrare banale, ma che per un’azienda piccola come la nostra rappresenta una grande conquista”, racconta Anna Carrai.
Il valore del tè
Del resto, le sfide sono sempre state nel Dna aziendale e familiare, come conferma il fondatore Alfredo: “All’epoca mi dissero in tanti che ero un pazzo, un visionario, perché il consumo di tè in Italia era pressoché nullo. Ma ero giovane, credevo nel prodotto e soprattutto non ero solo in questa avventura”. Con Lalla ha condiviso idee, sogni, tantissimi sacrifici, viaggi impensabili per l’epoca, ma anche molte soddisfazioni. A continuare a tracciare il percorso oggi sono Leonardo, Paolo, Regina, Giulia, Anna e Valentino, a cui da diversi anni hanno cominciato ad affiancarsi i nipoti più grandi, che nel 2012 hanno segnato l’ingresso della terza generazione in azienda. La gamma di prodotti tra cui scegliere è ampia e sempre più variegata: oolong, bianchi, verdi… fu proprio papà Alfredo a importare nel ‘92 i primi tè verdi in Italia dal Giappone, il Gyokuro, il Sencha o il Matcha, “mi facevo mandare ogni tipo di materiale e lo facevo tradurre, assaggiavo tutto quello che trovavo, per cui piano piano diventai sempre più in grado di raccontare il mondo del tè”. Una bevanda unica, che è “intima e socializzante allo stesso tempo, unisce Oriente e Occidente e ti insegna la pazienza. Per fare un buon tè non ci vuole fretta e mentre aspetti ti concentri sul momento presente e basta”.
La Via del Tè – Impruneta (FI) – via Ponte a Iozzi, 8/1 – www.laviadelte.it
a cura di Michela Becchi