Nomen omen, “un nome, un destino”. O quasi. La famosa bevanda Pepsi-Cola ha una storia di 150 anni sulle spalle. Grande rivale della Coca-Cola è tra i marchi più conosciuti al mondo. Eppure, quando venne inventata nel 1893, era chiamata in maniera diversa e solo in seguito acquisì quello attuale per indicare le proprietà terapeutiche della bevanda.
L’origine della bibita
Inventata dal farmacista Caleb Bradham nella cittadina di New Bern nella Carloina del Nord, il prototipo della Pepsi era composto da una miscela di zucchero, acqua, caramello, olio di limone, noci di cola e altri additivi. Un tonico che vendeva nella sua bottega, oggi diventata un’attrazione turistica, che aveva delle proprietà digestive. Tanto che in seguito, in uno degli slogan pubblicitari, veniva descritta con le seguenti caratteristiche “Esaltante, tonificante, favorisce la digestione”.
Il successo e il nuovo nome
La bevanda incontrò un successo quasi immediato. Bradham visto il grande interesse per la sua bibita, decise di dedicare tutte le sue energie a mettere in piedi un'attività commerciale a tutti gli effetti. Un percorso culminato nel 1902 con la registrazione del marchio, e la creazione della società Pepsi Cola nel 1903. Il cambio di nome arriva proprio in questo frangente. Dopo aver acquistato il marchio "Pep Kola" da un concorrente locale, cambiò poi il titolo del suo prodotto in Pepsi-Cola. Il nome finale, deriverebbe da Dyspepsia (ossia indigestione), un riferimento alle proprietà benefiche per cui la bevanda era stata creata.