Ecco come una torta ha cambiato per sempre la percezione degli Stati Uniti per il cioccolato

5 Dic 2024, 12:52 | a cura di
Possiamo tutti dare per certo che la Boston cream pie assomigli più a una torta che a una “pie”, ma in pochi sanno che questo dolce goloso ha rivoluzionato il modo di mangiare il cioccolato

Un semplice pan di spagna farcito di crema pasticcera, sormontato da uno strato lucido di ganache al cioccolato. Nulla di rivoluzionario, si potrebbe pensare, eppure la Boston cream pie ha cambiato per sempre il rapporto degli americani con il cioccolato, trasformandolo da bevanda esclusiva dell’élite a ingrediente comune delle cucine di tutto il Paese. È nata tra le cucine della Boston del XIX secolo, e la sua popolarità ha attraversato decenni (conta circa 150 anni). Oggi viene servita sia come torta, sia in forma rivisitata, sotto forma di cupcake, ciambella fritta e persino gelato.

Le origini della Boston cream pie

Nel 1855, Harvey Parker inaugurava la Parker House Hotel a Boston, una struttura di lusso che ambiva a essere molto più di un semplice albergo, ma anche un ristorante di alto livello. Dieci anni dopo l’apertura, l’arrivo dello chef francese Augustine François Anezin al comando delle cucine diede vita a un menu che mescolava influenze europee e sapori locali, fra cui spiccava un dessert: la Boston cream pie. Il dolce, infatti, fece la sua comparsa proprio tra quelle mura, almeno secondo la storia più accreditata. Non è certo se sia stata inventata esattamente nelle cucine dell’hotel, ma è una cosa è sicura: lì è stata perfezionata e resa popolare. Era una variante più elaborata di dolci coloniali come la Washington pie, che prevedeva strati di pan di spagna con crema pasticcera o marmellata, spesso cosparsi di zucchero a velo. L’aggiunta della ganache al cioccolato, però, segnò la svolta: per la prima volta, il cioccolato si spostava dalla tazza da tè al piatto.

La prima fabbrica di cioccolato degli Stati Uniti

Per comprendere l’impatto della Boston cream pie, bisogna tornare indietro al XVIII secolo, quando la città ospitava la Baker’s chocolate Company, la prima fabbrica di cioccolato degli Stati Uniti. Tuttavia, il cioccolato del tempo era una polvere grezza e granulosa, destinata a essere sciolta in acqua o latte per ottenere la cioccolata da bere. Sembra infatti che ià dal 1670 la città di Boston avesse una caffetteria e cioccolateria dove non solo le classi più agiate, ma anche la classe mercantile andavano a bere qualcosa.

La preparazione della Boston cream pie nella cucina dell'Omni Parker Hotel di Boston

Come spiega su Gastro Obscura la dottoressa Carla Martin, direttrice del Fine Cacao and Chocolate Institute e docente presso l’università di Harvard, «era impossibile mangiare quel tipo di cioccolato: era troppo ruvido, con frammenti visibili di zucchero. Era pensato solo per le bevande». La Boston Cream Pie cambiò questa percezione. «La torta fu una delle prime a portare il cioccolato dalla tazza al dessert», sottolinea Peter Kelly, docente presso il College of Food Innovation and Technology. Questo la rese rivoluzionaria per l’epoca, contribuendo a trasformare il cioccolato in un ingrediente della pasticceria statunitense.

L’hotel dove tutto ebbe inizio

La ricetta della Boston cream pie si diffuse rapidamente, grazie anche alla Boston cooking school e al celebre Fannie farmer cookbook del 1892, che standardizzò le misure in cucina e rese il cioccolato un elemento base della dispensa americana. «Quel libro di cucina spinse il cioccolato nell’immaginario collettivo», spiega Martin. Nonostante le origini nebulose, il dolce si radicò nella cultura americana come simbolo di innovazione. «Non importa chi l’abbia inventata», riflette Megan Elias, direttrice del programma di gastronomia presso la Boston University. «La domanda interessante è perché sia diventata così importante. La risposta sta nel fatto che Boston, all’epoca, era un punto di riferimento culinario. La Boston cream pie rappresentava la città e del vicino New England».

L'interno dell'Omni Parker Hotel di Boston

La diatriba: cake or pie

Nel XIX secolo, il termine pie, letteralmente, crostata in italiano, veniva utilizzato in modo sorprendentemente flessibile per descrivere anche preparazioni che oggi considereremmo torte. Questo perché le teglie per dolci, così comuni nelle cucine moderne, non erano ancora diffuse. I fornai si affidavano alle teglie per crostate, che venivano utilizzate per cuocere anche le torte a strati. Le cosiddette Washington pie pans, dal nome della popolare torta-crostate dell’epoca, sono un esempio di questa prassi. Inoltre, come osserva l’Oxford Companion, i termini “crosta” e “strati” venivano spesso usati in modo intercambiabile, riflettendo un’attenzione limitata alla precisione terminologica nella pasticceria del tempo. Questo dettaglio spiega perché dessert come la Boston cream pie, pur essendo chiaramente una torta, hanno conservato un nome che evoca tutt’altro. Ma nello stato del Massachusetts c’è ancora chi si indegna profondamente di questa nomencaltura sbagliata, tanto da diventare una vera e propria diatriba. Resta il fatto che nessuno ha mai avuto il coraggio di cambiare nome a questo dolce, tanto che oggi la la Boston cream pie è il dessert ufficiale del Massachusetts e continua a essere servita nello storico hotel in centro città, che oggi si chiama Omni Parker House.

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