"Con rammarico devo annunciare che l’Italia si oppone alla sua adozione". Con queste parole Luigi D'Eramo, sottosegretario al Ministero per l'Agricoltura e la sovranità alimentare, è intervenuto al Consiglio Agricoltura e pesca in corso Lussemburgo, annunciando la posizione contraria dell'Italia sul pacchetto per la pesca sostenibile e resiliente della Commissione europea, testo che include anche norme per contrastare la pesca a strascico (con il divieto definitivo a partire dal 2030) e per l'estensione delle zone marine protette. Unico paese dei 27 a dare parere sfavorevole al testo, in linea con il documento votato dalla commissione XIII Agricoltura della Camera dei deputati il 20 giugno.
I motivi dell'opposizione dell'Italia al pacchetto Pesca sostenibile
Il punto? Le conseguenze economiche e socio-occupazionali delle misure prospettate, di cui si chiede una valutazione così come si chiede che sia verificata “l’introduzione di misure di contrasto della pesca illegale e non regolamentata, che potrebbe arrecare danni ambientali maggiori delle attività si vogliono limitare"; tra le richieste anche "che si preveda di incentivare l’utilizzo di motori termici con emissioni ridotte e più performanti evitando al contempo di aumentare la tassazione sui combustibili fossili, anche tenendo conto del contesto economico derivante dall’aggressione russa dell’Ucraina", ha dichiarato D'Eramo che ha aggiunto: “È necessario approfondire e ampliare il dibattito sul documento”.
La pesca un settore strategico
Fa eco il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida che spiega come questa opposizione al Piano d’Azione Ue sulla pesca nasca “dalla consapevolezza che abbiamo il dovere di tutelare un settore strategico per la nostra Nazione. I cui interessi vanno difesi, anche alla luce della posizione unanime della Commissione XIII Agricoltura della Camera dei deputati”. A questo proposito sollecita che siano verificate le aree precluse alla pesca a strascico, che il testo approvato da Bruxelles vieta a partire dal 2030.