Ha imparato a farsi conoscere attraverso i piatti che ogni giorno arrivano sulla tavola del ristorante Due Colombe, in cucina sin da giovanissimo, materie prime che sanciscono il forte legame con il territorio della Franciacorta, quella di Borgonato di Cortefranca e dell'antico borgo ristrutturato con gusto per accogliere il ristorante che dal 2008 detiene la prima stella Michelin.
Lui è Stefano Cerveni, uno dei talenti più solidi di quest'area d'Italia investita del ruolo di tempio delle bollicine italiane e tanto prolifica sul versante gastronomico. Negli anni lo chef brianzolo ha saputo conquistare uno spazio caratterizzato da uno stile sobrio sostenuto da una cucina salutare, colta e raffinata, attingendo suggestioni (e prodotti) dal territorio circostante. E questo dev'essere piaciuto alla commissione di esperti presieduta da Claudio De Albertis (presidente della Triennale di Milano) che ha finalmente rivelato il nome dello chef alla guida dell'atteso ristorante che tra qualche mese sorgerà all'interno del museo con vista sul Parco Sempione, riportando in auge una consuetudine tra arte e cucina che in passato aveva animato la terrazza progettata dall'architetto razionalista Giovanni Muzio per il tempo di un solo servizio, quello della cena inaugurale del 10 maggio 1933.
60 COPERTI IN SERRA E UNO SPAZIO IN TERRAZZA CON VISTA SUL PARCO
Sarà quindi Stefano Cerveni a guidare la brigata chiamata a far conoscere ai visitatori internazionali in arrivo per Expo l'eccellenza dell'alta ristorazione italiana, in uno spazio progettato dallo studio OBR per stupire i commensali con effetti scenografici in armonia con l'ambiente circostante.
Il ristorante temporaneo, allestito per quattro anni a partire dalla primavera 2015, sorgerà in terrazza, dove una serra in vetro ombreggiata da una grande tenda scenografica ospiterà 60 coperti (e altri 60 saranno disponibili all'esterno, circondati da piante aromatiche, per la stagione estiva). Primo servizio 8 aprile, quando tutto dovrà essere a punto. Per questo Stefano Cerveni – che è riuscito ad avere la meglio su colleghi di rilievo come Enrico Bartolini – già pensa al nuovo staff, al menu e alla cantina (curata ancora una volta da Nicola Bonera, fidata spalla al Due Colombe).
IL MENU: I CLASSICI DELLE DUE COLOMBE E LA GRANDE CUCINA ITALIANA
In carta il marchio di fabbrica dello chef, con i grandi classici della casa madre – con il 50% delle possibilità – e poi piatti italiani e regionali letti con occhio moderno. Accompagnati d cocktail ideati per l'abbinamento e una selezione di 270 etichette vinicole.
Con l'entusiasmo di affrontare quest'esperienza al meglio, pur non tralasciando la cucina delle Due Colombe, affidata alla gestione della compagna Sara.