Prodotta ogni due anni in una quantità limitata di bottiglie la birra Utopias del birrificio Samuel Adams è diventata un oggetto di culto tra i bevitori di birra statunitensi. Dal 2001, anno della prima produzione, la bevanda fa parlare di sé. Un po’ per via del suo essere una birra fuori dagli schemi con una gradazione alcolica di ben 28% vol., un po’ perché - e qui la cosa si fa interessante - è illegale in ben 15 (dei 50) stati americani.
Una delle birre più alcoliche al mondo
Prodotta con una miscela di più lotti delle birre più alcoliche prodotte dal birrificio, invecchiate in una varietà di botti usate per far maturare Bourbon, Vino, Porto e altri alcolici. Il risultato è una birra completamente scevra di anidride carbonica, dalle note tostate e una «profonda e ricca morbidezza maltata che ricorda un Porto d'annata, un Cognac o un raro aperitivo francese fortificato», si legge sul sito. Una bevanda da «sorseggiare in un bicchierino da brandy», quasi fosse un distillato. Non proprio una birra da partita della domenica.
Una bevanda illegale in 15 stati
Potrebbe sembrare assurdo, ma la birra non è commercializzabile in ben 15 stati (tra cui Alabama, Arkansas, Montana, Oklahoma, Oregon, South Carolina, Utah, Vermont e West Virginia) per via delle leggi post-proibizionismo ancora in vigore. Il fenomeno del divieto dell’alcol durato dal 1920 al 1933 fu abrogato con il 21° emendamento e le regole sugli alcolici furono ampiamente decentralizzate e lasciate in mano ai singoli stati.
Da quel momento ognuno ha legiferato ponendo restrizioni su diversi aspetti, tra cui il limite alcolico che una birra potesse raggiungere per rientrare nella categoria. Con i suoi 28 gradi di alcol, Utopias in molti casi sfora di gran lunga i limiti imposti dagli stati riguardo alla categoria della bevanda, da qui il suo alone di “illegalità” .
Approccio moderno o ottima trovata di marketing?
Utopias sfida un po’ il concetto che abbiamo della bevanda: sentori difficilmente riscontrabili in altre birre, una tecnica sperimentale, una gradazione che la avvicina più ai super alcolici e un prezzo premium da 240 dollari (220 euro circa) a bottiglia. Eppure, non mancano estimatori che alla sua uscita in commercio cercano disperatamente di accaparrarsi una delle limitate bottiglie in ceramica che ricordano la forma di bollitori in rame utilizzati nei birrifici.
Una vera e propria caccia al tesoro che parte dal sito ufficiale, in cui si legge «Provate a trovarla nei negozi specializzati in birra, vino e liquori. È difficile da trovare. Buona fortuna». Per la versione 2023, il birrificio ha aggiunto la dicitura “Illegale in 15 Stati” alla confezione esterna conferendolo un alone di “proibito” per renderla ancora più accattivante e continuare a far parlare di sé.