Stampata al computer l’etichetta del 1787: l'americano LeCraw accusa la britannica Antique Wine Company

6 Mag 2014, 08:41 | a cura di
Château d’Yquem del 1787, ovvero la bottiglia più cara di tutti i tempi: quasi 100 mila dollari. Peccato sia falsa. Falso il tappo e falsi i sedimenti all’interno. Ma il distributore si difende. In ballo ci sono 25 milioni di dollari.

Si annuncia come la nuova battaglia legale del vino dei prossimi mesi. Dopo quella del falsario Rudy Kurniawan (il cui processo di appello a New York è stato posticipato a fine maggio), adesso tocca alla bottiglia di vino bianco più cara di tutti i tempi: Château d’Yquem 1787 pagata ben 91,4 mila dollari dal tycoon americano Julian LeCraw che l'aveva acquistata nel 2006 dal distributore britannico Antique Wine Company. Segni particolari: prodotta da uve raccolte prima che George Washingtonentrasse in carica.Ma a distanza di otto anni dall'acquisto, le analisi dell’esperta enoico­forense Maureen Downey di San Francisco dimostrano che si tratterebbe di un falso: falsa l'etichetta (stampata al computer), falso il tappo, falsi i sedimenti all'interno della bottiglia stessa. Così come false sarebbero le altre 14 bottiglie acquistate da LeCraw nella stessa transizione. Immediatamente è scattata la denuncia, con una richiesta di danni pari a 25 milioni didollari alla company inglese. Ma non siè fatta attendere la controparte: Antique Wine Company ha risposto punto per punto alle accuse ricordando che LeCraw possiede anche una lettere dello Château in cui è descritta per filo e per segno la bottiglia, confermando che era stata ricolmata e rietichettata dallo Château. E vista la cifra in gioco, c'è da scommettere, che la battaglia legale sarà lunga e piena di colpi di scena.

a cura di Loredana Sottile

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